YogaBimbi, la guida per insegnanti, educatori e genitori. Intervista all’autrice Chiara Iacomuzio
YogaBimbi è un libro scritto a quattro mani da Chiara Iacomuzio e Maurizio Morelli che si pone come una guida completa per insegnanti, educatori e genitori che vogliono avvicinare i più piccoli alla pratica dello yoga e aiutarli a giocare, rilassarsi e crescere armoniosamente. Il libro è edito da Red!, contiene oltre cento esercizio, posizioni, giochi e tecniche di rilassamento e meditazione ed è pensato per chi vuole organizzare un corso di yoga per bambini dai 3 agli 11 anni. Inoltre, una sezione del libro è dedicata allo yoga nella scuola dell’infanzia e primaria.
Abbiamo intervistato l’autrice Chiara Iacomuzio, che è diplomata presso la Libera Scuola di Hatha Yoga Hamsa di Milano e tiene corsi di yoga per adulti, bambini, future mamme e neogenitori con i loro piccoli.
Sappiamo che non è mai troppo tardi per cominciare a fare yoga, ma con YogaBimbi abbiamo capito anche che non è mai troppo presto… Quali benefici ha lo yoga sui bambini e qual è il miglior approccio per convincerli a dedicarsi a questa pratica?
“I benefici sono innumerevoli. Lo yoga, disciplina millenaria di origini antichissime che fino a qualche tempo fa era considerata appannaggio degli adulti, può venire in aiuto anche dei più piccoli, perché rappresenta un’efficace occasione di incontro e di espressione formativa, oltre che di salute e di armonia. Rispetto a qualsiasi altro sport, lo yoga è un momento di formazione completo, un momento di gioco ma anche di conoscenza di sé, di creatività, di calma, di silenzio. A livello fisico, le asana (le posizioni classiche dello yoga) aiutano i bambini a rafforzare la muscolatura e a migliorare la flessibilità, la postura, l’equilibrio. Lo yoga insegna ai bambini a respirare meglio, con conseguenti benefici a livello fisico e mentale (aumento delle difese immunitarie, stimolazione del sistema endocrino e circolatorio, mente più calma e distesa). Una pratica costante abitua i più piccoli a concentrarsi, a osservare l’ambiente in cui vivono, a coglierne i suoni e gli odori, a sentirsi più tranquilli e sicuri di sé. Infine, l’approccio ludico e creativo delle lezioni sviluppa la fantasia e la creatività. Il modo migliore per convincere i bambini a dedicarsi allo yoga è quello di proporglielo sotto forma di gioco: l’atmosfera ludica e gioiosa è fondamentale. In una lezione di yoga per bambini non dovrebbero mai mancare giochi, fiabe, canzoncine, filastrocche, danze, divertimento, sorrisi e… tanta allegria”
Chi è il lettore ideale del suo libro YogaBimbi? Genitori e insegnanti? Quale esperienza dovrebbero avere prima di poter insegnare yoga ai bambini?
“Yogabimbi si rivolge in primo luogo agli insegnanti di yoga che intendono proporre l’antica disciplina indiana ai bimbi delle scuole, dell’infanzia e primarie, o in un corso extrascolastico: il libro contiene tutta una serie di indicazioni e suggerimenti pratici per impostare il progetto, strutturare le lezioni, risolvere le principali problematiche ecc. Ma non tutti gli esercizi descritti nel libro richiedono una particolare agilità fisica o una lunga esperienza come praticanti. Quindi è ideale anche per i genitori e gli educatori che desiderano fare yoga con i propri figli a casa o con i propri alunni in classe. Se però non si ha alcuna esperienza di questa disciplina, è sempre consigliabile prendere qualche lezione con un insegnante qualificato, in modo da praticare con i bambini in assoluta sicurezza”
Quando si fa yoga con i bambini meglio da soli o in gruppi?
“Entrambe le condizioni presentano dei vantaggi, dipende dal contesto. Se si pratica con i propri figli a casa, lo yoga in famiglia può diventare un momento prezioso di intimità e conoscenza reciproca, un modo meraviglioso per passare del tempo insieme ai propri figli, per conoscersi reciprocamente. Se invece si propone un corso vero e proprio, a scuola o in altri contesti analoghi, l’atmosfera non competitiva che è alla base dello yoga si rivela ideale per favorire la fiducia, l’inclusione, la comunicazione, l’ascolto, l’accoglienza reciproca fra i bambini che compongono il gruppo. Certo, sarebbe meglio (anche se non sempre è possibile, specie se si lavora nelle scuole) che i gruppi non fossero troppo numerosi: non oltre i 12-15 bambini nel caso di alunni della scuola dell’infanzia (3-5 anni), e non oltre i 20-25 se si tratta di bimbi più grandi (dai 6 anni)”
A che livello è la diffusione dello yoga nelle scuole? Come è messa l’Italia rispetto alle altre nazioni?
“Lo yoga è entrato nelle scuole italiane verso la fine degli anni Novanta, quando fu siglato il primo protocollo d’intesa fra il MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) e la Federazione Italiana Yoga. Il protocollo, rinnovato di recente, riconosce l’importanza e i benefici dello yoga per bambini, ‘considerato come uno dei metodi di sviluppo armonico dell’intera personalità e delle potenzialità di ogni singolo individuo’, e ne auspica la diffusione nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado. Da allora, i progetti si sono via via moltiplicati e sono sempre di più gli istituti, dalle materne alle superiori, che alle ore di italiano e matematica decidono di affiancare quelle dedicate alla disciplina indiana. Tuttavia, viste le ristrettezze economiche in cui in genere operano i plessi scolastici, uno dei principali ostacoli all’avvio di un progetto è la mancanza di copertura finanziaria: quindi, a chi intende presentare un progetto di yoga nelle scuole, consiglierei, prima di attivarsi, di informarsi se esistono i fondi necessari”
Se si pratica yoga a casa con i bambini quali precauzioni occorre prendere?
“Nel libro c’è un ampio capitolo che elenca nei dettagli le indicazioni da tener sempre presente per rendere la pratica il più possibile sicura e piacevole. Per riassumere, direi:
1) prima di cominciare assicurarsi che vi sia sufficiente spazio per muoversi e che l’ambiente in cui si svolge la pratica sia caldo, pulito, silenzioso, privo di distrazioni (come TV, computer, telefoni cellulari) e di oggetti appuntiti, porcellane o mobili che possono rompersi;
2) verificare che siano trascorse almeno un paio d’ore dai pasti principali prima di cominciare;
3) assicurarsi che i bambini non trattengano mai il respiro o non accumulino tensioni o rigidità mentre eseguono gli esercizi;
4) infine, importantissimo: non insistere con i bambini perché eseguano gli esercizi alla perfezione: cercate di creare un’atmosfera divertente e piacevole.
L’essenziale, nello yoga per bambini, è trasmettere gioia”.