Le salite della Vuelta a España 2019
La corsa a tappe iberica si conferma terra di conquista per gli scalatori più forti del gruppo
Anche quest’anno sarà un’ubriacatura di salite. La Vuelta a España 2019, per gli “amici” molto più semplicemente La Vuelta, sarà un vero e proprio festival degli scalatori con ben nove tappe di montagna o con arrivo in salita. Gli organizzatori della corsa a tappe iberica hanno sempre costruito la grande corsa di casa cercando di valorizzare i grandi scalatori, tradizionalmente amatissimi dal pubblico. Negli ultimi anni questa tendenza è stata ulteriormente accentuata spalmando con grande intelligenza le salite nelle tre settimane di corsa, magari con arrivi su ascese brevi ma arcigne.
Il risultato sono state edizioni altamente spettacolari, incerte fino alla vigilia della passerella madrilena. Quest’anno saranno quattro i “blocchi” di salite: nella prima settimana ci saranno quelle della Comunidad Valenciana, nella seconda i Pirenei, a cavallo fra la seconda e la terza le salite delle regioni del Nord e nell’ultima quelle castigliane. Vediamo le tappe nel dettaglio.
Vuelta a España 2019: le salite nella Comunidad Valenciana
Già nella quinta tappa, con partenza da L’Eliana e arrivo ai 1950 metri dell’Observatorio Astrofisico de Javalambre, avremo le idee chiare sui possibili aspiranti all’ultimo Grande Giro della stagione. Una tappa dal profilo nervoso fa da preludio agli ultimi 11,6 km con una pendenza media del 7,5%.
Il giorno successivo si parte da Mora de Rubielos per arrivare a Puerto de Ares. La salita conclusiva è lunga 10,6 km e ha una pendenza media del 4,1%.
Il trittico valenciano si conclude con la settima tappa, da Onda a Mas de la Costa. Dopo 76 km di pianura la frazione si movimenta negli ultimi 106 km con due Gpm di seconda e due Gpm di terza categoria. Il finale si disputa su di una salita tanto breve quanto arcigna che esalterà scattisti e scalatori puri: i 4,4 km che portano ai 970 metri del traguardo hanno una pendenza media dell’11,5%.
Vuelta 2019: Pirenei
La tappa pirenaica da Andorra La Vella all’Alto Els Cortals d’Encamp promette grandi emozioni. Coerentemente con la tendenza degli ultimi anni di inserire frazioni dal tracciato ridotto ma con grandi dislivelli, gli organizzatori della Vuelta propongono per la nona giornata di gara una tappa di 96,6 km con ben cinque Gpm e un dislivello di 3150 metri. Coll’Ordino, Coll de la Gallina, Alto de la Comella, Alto de Engolasters e Alto Els Cortals d’Encamp promettono di essere teatro di una battaglia senza esclusione di colpi con attacchi sin dai primi chilometri di gara.
Salite del Nord
Dopo avere attraversato i Paesi Baschi, la Vuelta tornerà a Los Machucos, una delle salite più impegnative mai affrontate dalla corsa a tappe iberica. I chilometri in programma fra Bilbao e il Monumento della Vaca Pasiega saranno 167,3. Prima dell’erta finale i corridori affronteranno quattro Gpm di terza categoria e due Gpm di seconda categoria. Il finale sarà esplosivo: la media dell’8,6% non deve ingannare perché ci sono numerosi tratti in contropendenza. Sono numerosi i tratti in cui si supera il 20% e in una rampa si arriva addirittura al 28%. Nella seconda parte della salita un segmento di 3,1 km al 12,2% di media permette di fare la differenza, vedremo chi saprà approfittarne.
La quindicesima frazione porterà i corridori da Tineo al Santuario del Acebo dopo 159 km di corsa. Due colli di prima e un colle di seconda categoria faranno da preludio all’ascesa conclusiva di 9 km all’8,7%.
Ventiquattro ore dopo, sempre nelle Asturie, la sedicesima tappa da Parvia all’Alto de la Cubilla definirà ulteriormente le gerarchie della corsa. L’ascesa conclusiva di 26 km al 4,9% sarà anticipata da due Gpm di prima e due Gpm di seconda categoria.
Giro di Spagna 2019: le salite della Castilla
A decidere le sorti della Vuelta 2019 sarà una due giorni castigliana che incomincerà con la Colmenar Viejo-Becerril de la Sierra, 180 km con quattro Gpm di prima categoria: il mitico Puerto de Navacerrada, la doppia ascesa al Puerto de la Morcuera e il Puerto de Cotos. Dall’ultima salita al traguardo ci saranno 26 km, quindi i discesisti potranno recuperare il tempo perso in salita nei confronti degli scalatori puri.
Chi avrà ancora gambe e testa per ribaltare le sorti della gara potrà farlo nella Arenas de San Pedro-Plataforma de Gredos che si disputerà a 24 ore dalla conclusione della corsa. Nei 189 km della ventesima tappa i corridori affronteranno ben cinque Gpm. Sulla salita dell’Alto de Gredos di 9 km al 4,3% a fare la differenza non saranno tanto le pendenze quanto le forze residue rimaste in corpo.
La Vuelta 2019 sarà certamente uno straordinario palcoscenico per gli scalatori, ma il divertimento è assicurato per tutti gli appassionati di ciclismo.
Immagini © La Vuelta