Che cos’è la VAM?
Come si calcola la Velocità Ascensionale Media e perché è importante nell’autovalutazione delle proprie performance in salita (nella foto qui in alto sono sul Col du Galibier, scalato nel 2010 con una VAM di 538 m/h).
VAM è l’acronimo di Velocità Ascensionale Media ed è il dato con il quale si può valutare la propria performance in salita. Contrariamente a quanto i profani possano pensare non è la media oraria a fornire un dato sulle performance ascensionali ma il dislivello che si è riuscito a superare in un determinato tempo.
Una salita di 2 km all’8% e una salita di 8 km al 2% sono equivalenti dal punto di vista del dislivello e lo saranno anche dal punto di vista della VAM con la differenza che – a parità di condizione fisica ed erogazione di watt sui pedali naturalmente – il ciclista andrà molto più lentamente sulla prima e molto più velocemente sulla seconda.
Ammettiamo che in entrambi i casi il ciclista impieghi 15 minuti: nel primo tratto la media sarà di 8 km/h, nel secondo tratto di 32 km/h. L’unica cosa che non cambierà sarà la VAM che sarà, tanto in un caso come nell’altro, di 640 metri all’ora visto che il dislivello superato sarà di 160 metri.
Sono molte le variabili che entrano in gioco su di una salita e la VAM è il dato che meglio di ogni altro può misurare il valore di una performance.
Come si calcola la VAM?
La VAM si può dunque calcolare con la seguente formula matematica:
dislivello in metri X 60’ / tempo impiegato in minuti = VAM
Facciamo un esempio con il mio tour alpino dello scorso 16 giugno:
Col d’Allos: 1108 m x 60’ / 140’ = 474,8 m/h
Col des Champs: 836 m x 60’ / 110’ = 456 m/h
Col de la Cayolle: 1064 m X 60’ / 110’ = 425,5 m/h
Come si vede da questi dati con il passare dei chilometri la performance ha un leggero scadimento ma si mantiene in un range piuttosto ristretto, diciamo fra i 425 e i 475 m/h. Questo è il mio valore a un’età di 41 anni e 9 mesi, con un peso di 83 kg e con un allenamento di oltre 2000 km nelle gambe. Senza dimenticare le soste per fare le foto per Sport Folks naturalmente…
Oltre all’età, al peso e al grado di preparazione ci sono numerose altre variabili che condizionano la performance: dalla temperatura alla presenza o assenza di vento, dalla pressione degli pneumatici al dislivello complessivo (ovviamente se una salita ha un dislivello di 200 metri potrò approcciarla molto più aggressivamente di una salita con 1000 metri di dislivello).
Alpe d’Huez (1997, 21 anni): 1131 m x 60’ / 85’ = 798,3 m/h
Colle delle Finestre (2007, 31 anni): 1676 m x 60’ / 131’ = 767,6 m/h
Cime de la Bonette (2007, 31 anni): 1652 m x 60’ / 220’ = 450,5 m/h
Colle del Moncenisio (2010, 34 anni): 1649 m x 60’ / 155’ = 638,3 m/h
Col du Glandon (2010, 34 anni): 1264 m x 60’ / 137’ = 583 m/h
Col du Télégraphe (2010, 34 anni): 858 m x60’ / 76’ = 677 m/h
Col du Galibier (2010, 34 anni): 1212 m x 60’ / 135’ = 538 m/h
Alpe d’Huez (2010, 34 anni): 1071 m x 60’ / 101’ = 636 m/h
Con il passare degli anni è evidente un progressivo abbassamento della VAM anche se va detto che sono migliorato molto dal punto di vista delle resistenza, una qualità che manca spesso in giovane età.
Vanno poi considerati altri fattori. Le due ascese dell’Alpe d’Huez per esempio sono ben diverse: nel 1997, al mio battesimo sulla mitica salita del Tour, feci solo la scalata secca, mentre nel 2010 arrivavo dal Galibier quindi la differenza fra i 798,3 m/h del 1997 e i 636 m/h è decisamente smussata se la si relativizza.
La VAM di prof e cicloamatori
Assodato come da cicloamatore tesserato io abbia oscillato fra i 550 e gli 800 m/h e come ora, da cicloturista ultraquarantenne, mi assesti fra i 400 e i 500 m/h, a quanto arrivano i professionisti?
Quelli registrati sulle salite del Tour de France sono dati da capogiro: in alcune occasioni superiori ai 1800 m/h.
Al Tour de France 2009 Alberto Contador vinse la tappa di Verbier con un ascesa condotta a 1865 m/h, mentre Marco Pantani nel 1995 e nel 1997 scalò l’Alpe d’Huez con una VAM di 1820 m/h.
Lance Armstrong volò la cronoscalata dell’Alpe d’Huez del Tour de France 2004 con una VAM di 1790 m/h, mentre Chris Froome, al Tour de France del 2013, volò sul Mont Ventoux a 1722 m/h.
Anni fa Michele Ferrari in un’intervista a Tim Maloney di Cyclingnews.com divise le VAM dei professionisti in cinque fasce:
1800 – 1900 m/h: vincitori Tour de France
1650 – 1800 m/h: top 10 Tour de France o vincitori tappe di montagna
1450 – 1650 m/h: top 20 Tour de France e tappe di montagna
1300 – 1450 m/h: tappe di montagna del Tour de France in gruppo
1100 – 1300 m/h: gruppetto dei velocisti al Tour de France
Per quanto riguarda i ciclisti non professionisti diciamo che si possono suddividere le performance in cinque fasce:
sopra i 1200 m/h: cicloamatori e granfondisti di primo piano
1000-1200 m/h: cicloamatori di alto livello
700-1000 m/h: cicloamatori di buon livello
500-700 m/h: cicloamatori e cicloturisti con allenamento per affrontare le salite
300-500 m/h: cicloturisti
E tu hai mai fatto un’autovalutazione delle tue performance in salita? Qual è la tua VAM?
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