Tennis e Grande Slam, Nadal-Djokovic puntano al record di Federer nel 2020
Il 2020 sarà l’anno della verità del tennis mondiale. La prossima stagione tennistica coinciderà coinciderà con il torneo olimpico che si svolgerà in Giappone a Tokyo e con la resa dei conti tra i tre grandi protagonisti del recente passato e del presente, ovvero Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer. L’obiettivo? Diventare il tennista più vincente di sempre.
Roger Federer è stato avvisato: il suo record di maggior numero di titoli vinti nei tornei del Grande Slam (20 successi) sarà fortemente a rischio nel 2020. Rafael Nadal, che oggi è a quota 19 vittorie negli Slam, partirà come ogni anno nell’ultimo decennio come il tennista da battere al prossimo Roland Garros, mentre Novak Djokovic, che è a quota 16 vittorie, partirà in pole per gli Australian Open, il primo Slam del 2020 che si svolgerà a Melbourne il prossimo gennaio.
Il campione svizzero, che nel 2020 avrà 39 anni, punterà nella prossima stagione all’ennesima vittoria a Wimbledon, provando così ad allungare la striscia di vittorie al Grande Slam a 21 successi. Re Roger ha già vinto otto volte il torneo di tennis più antico e prestigioso del mondo e, acciacchi ed età permettendo, proverà a ritornare sul gradino più alto del The Championship anche il prossimo anno.
Nadal e Djokovic, rispettivamente di sei e sette anni più giovani di Federer, a ragion veduta mirano ad abbattere l’attuale record di vittorie dello svizzero negli Slam. Come detto, per il maiorchino i prossimi Open di Francia potrebbero essere una pura formalità. Nadal ha trionfato a Parigi nelle ultime tre edizioni del torneo per un totale di ben dodici volte in carriera, ragion per cui è lecito pensare all’aggancio in vetta nella classifica dei più vincenti negli Slam già nella prossima primavera.
Djokovic, che è il più giovane dei tre, a differenza di Nadal e Federer sta vivendo un periodo di forma fisica migliore, dopo che nell’ultimo biennio è stato letteralmente sopraffatto da malanni e infortuni. Ad oggi, il campione serbo ha superato le 270 settimane in vetta alla classifica ATP, eguagliando e superando il precedente record che apparteneva alla leggenda Ivan Lendl. Nella graduatoria complessiva che certifica le migliori prestazioni di tutti i tempi, Nole si piazza al momento sul gradino più basso del podio, dietro all’americano Pete Sampras e al mostro sacro Federer che guarda tutti dall’alto verso il basso con 310 settimane.
Le statistiche e le serie storiche, in questo caso, possono aiutarci a comprendere cosa potrebbe accadere nel 2020. Al netto della corsa al titolo più vincente nella storia del Grande Slam, il tennis serbo, dovesse mantenere aperta la striscia di successi e restare così al comando del ranking ATP, supererebbe il suo idolo dell’infanzia Sampras già a gennaio e, addirittura, Re Roger a giugno. Ancora, se Djokovic riuscisse a finire il 2019 ancora in vetta al ranking, si porterebbe a casa l’ennesimo primato: raggiungerebbe, infatti, Sampras in vetta nella speciale classifica che conta il maggior numero di stagioni chiuse al primo posto, staccando Jimmy Connors e appunto Federer.
Ad insidiare i possibili record di Djokovic resterebbe il solo Rafa Nadal che in questi ultimi mesi dell’anno punta dritto a spodestare il serbo dal trono del ranking ATP. Sono circa seicento i punti che separano i due (mentre Federer è più staccato al terzo posto, con Daniil Medvedev quarto). Insomma, tutto potrebbe accadere di qui alla fine dell’anno.
In vista della prossima stagione, anche la truppa italiana affila le armi. Il 2019 sarà ricordato come l’anno dei successi dei tennisti azzurri. Al momento, Fabio Fognini e Matteo Berrettini occupano la dodicesima e la tredicesima posizione della classifica ATP, con il tennista ligure nei top ten del 2019 per montepremi vinti. Berrettini addirittura rientra nei migliori dieci tennisti (è all’ottavo posto, davanti a Zverev, Fognini e Wawrinka) nella Singles Race Ranking, ovvero nella classifica che misura il rendimento ATP nel singolo anno solare.