Tatuaggi, sole e sudore: i consigli della dermatologa per proteggere la pelle quando si fa sport

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La pelle degli sportivi è soggetta a un grande stress: esposizione al sole anche tutto l’anno a causa degli allenamenti outdoor, abbondante sudorazione e docce molto frequenti, ben al di sopra della media. Per questo è importante sapere bene come proteggersi e quali prodotti scegliere. Grazie alla collaborazione di Miodottore.it, ci siamo fatti aiutare dalla Dottoressa Elena Saccani, dermatologa che esercita presso il suo studio privato di Bologna e presso il Centro Tumori Cutanei dell’U.O. di Dermatologia del Policlino S. Orsola-Malpighi. Ecco che cosa ci ha spiegato.

Elena Saccani dermatologa a Bologna
La dottoressa Saccani

Parliamo di allenamenti outdoor. In molti si preoccupano della protezione dai raggi solari solo in estate. Ma in inverno che tipo di accortezze servono?
“I raggi solari (UVB e UVA) sono presenti durante tutto l’anno: la loro potenza è sicuramente inferiore nella stagione invernale rispetto a quella estiva, ma questo non significa che i loro effetti nocivi siano assenti. Basti pensare che gli UVA raggiungono la superficie terrestre anche in presenza di intensa nuvolosità e pioggia. Ne consegue quindi che la protezione solare è molto importante durante tutto l’anno, soprattutto laddove si effettuino attività outdoor, sebbene con diverse indicazioni di SPF (Fattore di Protezione Solare) a seconda della stagione: consiglieremo per esempio un solare con SPF alto (30-50+) in estate ed un solare con SPF medio-basso (15-20) in inverno”

Come occorre comportarsi in base alla propria carnagione?
“Ognuno di noi ha un fototipo che deriva dal colore dell’incarnato, degli occhi e dei capelli. Si parte da un fototipo I (capelli rosso-biondi, occhi azzurri, carnagione molto chiara che non si abbronza mai), per arrivare ad un fototipo IV (incarnato scurissimo-nero, capelli neri e occhi scuri). Ogni fototipo necessita di una fotoprotezione specifica: se per esempio i fototipi I o II hanno sicuramente bisogno di un solare con SPF alto perché tendono a scottarsi e soprattutto ad avere gli effetti collaterali tardivi e cumulativi dell’esposizione agli UV (macchie solari, cheratosi attiniche e tumori cutanei), i fototipi più scuri possono utilizzare solari con SPF medio-basso in quanto sono soggetti sì con rischio minore, ma non assente”

Esposizione solare e troppe docce: come proteggere la pelle

Quando ci si mette la crema solare per allenarsi c’è il problema del sudore. Che tipo di creme (o altri eventuali tipi di soluzioni) è meglio scegliere in modo che siano più durevoli ma, allo stesso tempo, che non occludano troppo i pori?
“Durante l’attività sportiva c’è un fisiologico aumento della temperatura corporea e della sudorazione, pertanto l’applicazione della crema solare potrebbe risultare cosmeticamente sgradevole soprattutto per gli uomini a causa della presenza di peli. L’industria farmaceutica ha però creato negli ultimi anni prodotti molto più gradevoli e maneggevoli anche per gli sportivi: esistono infatti solari in formato spray trasparenti adatti soprattutto alle zone pilifere e creme-gel definite ‘tocco secco’ in quanto hanno una texture estremamente leggera che consente una facile spalmabilità e un rapido assorbimento”

Al di là della protezione solare, qual è il modo migliore per uno sportivo per prendersi cura della propria pelle, considerato che è costretto a fare molte docce e suda molto?
“Gli sportivi sono certamente soggetti che, a causa della sudorazione prodotta in corso dell’attività fisica, tendono a effettuare un numero di docce superiore alla media della popolazione generale. Questo potrebbe causare la progressiva comparsa di xerosi cutanea (secchezza) associata a prurito e/o aumentata sensibilità della cute. Risulta quindi indispensabile per lo sportivo mantenere la propria pelle adeguatamente idratata applicando dopo ogni doccia una crema, un’emulsione o un balsamo emolliente in grado di ripristinare e conservare l’integrità della barriera cutanea. Proprio a causa della sudorazione profusa a cui gli sportivi sono soggetti, si consiglia anche l’utilizzo di detergenti delicati ma allo stesso tempo contenenti sostanze antibatteriche e antimicotiche in grado di contrastare e prevenire l’insorgenza di infezioni cutanee a cui questi soggetti sono maggiormente predisposti”

Tatuaggi e prestazione sportive: c’è un legame?

Di recente un medico dell’Università di Colonia (Ingo Froböse) ha affermato che i tatuaggi potrebbero influire sulle prestazioni sportive, in particolare si riferisce ai calciatori. È possibile che effettivamente i tatuaggi possano avere risvolti negativi per chi fa sport? In che modo e quali precauzioni si dovrebbero prendere?
“Ci sono in effetti in letteratura alcuni rari studi che dimostrano che una percentuale dell’inchiostro utilizzato per i tatuaggi potrebbe entrare nel circolo linfatico o ematico. Allo stesso tempo alcuni studi mostrano come a livello di un tatuaggio ci sia una minore produzione di sudore rispetto a una cute priva di tatuaggi ed evidenziano un aumento della concentrazione di sodio nel sudore prodotto. Sono comunque studi al momento molto limitati, pertanto ritengo personalmente che i tatuaggi non possano avere risvolti negativi per chi fa sport e soprattutto non credo che questi possano influire negativamente sulla qualità delle prestazioni fisiche. Attendiamo comunque eventuali nuovi studi che potrebbero in futuro darci informazioni più precise su questo argomento”.

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Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina. Scrivo per diverse testate nel web e sono fondatrice di Milady Magazine e Sport Folks. Ciclismo, volley e animali sono le mie più grandi passioni. Ho scritto il libro "Le ragazze che fecero l'impresa - La generazione d'oro del tennis italiano" per Ultra Sport.
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