Sport estivi e infortuni: i consigli dell’ortopedico per non farsi male al mare e in spiaggia

Sport estivi e infortuni consigli ortopedico

D’estate in tanti si improvvisano sportivi al mare, sia in acqua sia in spiaggia, sulla sabbia, ma sottovalutano alcuni rischi. Allora abbiamo chiesto qualche consiglio al Dottor Massimo Cassarino, ortopedico di MioDottore, per capire bene come comportarci con gli sport estivi per evitare di incorrere in qualche infortunio.

Quali sono i principali rischi che si corrono facendo sport in spiaggia?
“Se mi aveste posto questa domanda pochi giorni fa, vi avrei risposto che gli unici rischi sono dettati dal fatto che si tratta principalmente di sport molto specifici, quindi legati al gesto atletico e non alle condizioni ambientali: alzi la mano chi non ha mai sentito almeno una volta il TG raccomandare di evitare l’esposizione nelle ore più calde, di bere molto e di mangiare molta frutta. La realtà, sorprendente peraltro, è opposta: secondo uno studio del 2018, il 79% dei soggetti che svolgono attività sportiva in spiaggia non usa protezioni solari: 1 su 2 si ustiona. Ancora più sorprendente la spiegazione: il 17% di questi semplicemente si dimentica e un altro 17% ritiene il movimento sufficiente ad evitare scottature”

Quali precauzioni bisogna prendere prima di svolgere attività fisica sulla spiaggia?
“Fattori climatici a parte, gli altri rischi, come spiegato poco sopra, trattandosi di sport specifici bisogna conoscere a fondo il gesto atletico che ci si appresta a compiere. Tra gli sport estivi più praticati c’è sicuramente il beach volley, molto diverso dal volley indoor. Nel beacher infatti il muro, molto traumatico in indoor, è meno frequente; l’atterraggio avviene su sabbia e non su un parquet, rischioso per le caviglie. Il gesto atletico più a rischio è invece la schiacciata, quando l’atleta è costretto spesso a forzare palle ‘sporche’. La precauzione è non andare oltre le proprie capacità muscolo-articolari, evitando escursioni abnormi del braccio: non tenere conto di questo può infatti causare lesioni gravi alla spalla”

Sport estivi in acqua e sulla sabbia: rischi e precauzioni

Massimo Cassarino
Il Dottor Massimo Cassarino, ortopedico di MioDottore che riceve in Sicilia

Per quanto riguarda gli sport acquatici, chi solitamente durante l’anno non nuota o non fa surf, ma poi in estate si cimenta in queste attività, di cosa deve tenere conto prima di cominciare?
“Il nuotatore ‘estivo’ deve fare i conti prevalentemente con le proprie capacità aerobiche e queste non possono essere preparate in pochi giorni. Il surfista deve fare i conti con l’imprevedibilità del mare: uno studio molto interessante pubblicato pochi mesi fa, e che ha catalogato gli infortuni registrati nei paesi con le popolazioni più cospicue di surfers (professionisti e amatoriali di USA, Australia, Brasile) ha evidenziato che la quasi totalità degli infortuni sia traumatica, e sorprendentemente la metà di questi riguardi la pelle (tagli, abrasioni ecc.)”

Anche i bambini rischiano di farsi male in spiaggia e in mare/piscina? A cosa bisogna stare particolarmente attenti? Bisogna prepararli in qualche modo?
“Grazie alla loro elasticità muscolare i bambini hanno un rischio molto basso di infortuni. Nonostante questo l’importanza dello stretching è dimostrata anche nei più piccoli: migliora l’efficienza motoria, la postura e abbatte il rischio di problemi muscolari. Dimostrati inoltre benefici psicologici e della coordinazione. Consiglio comunque di includerli sempre in attività ludiche e fare vivere questo tempo come un momento di divertimento”

Quali sono gli infortuni più frequenti d’estate?
“Distorsioni, contusioni e fratture. Spalla, ginocchio e caviglia in rigoroso ordine le articolazioni più colpite. L’ISTAT ci dice che ogni estate sono denunciati circa 300.000 infortuni. Calcio, calcetto, volley, beach volley, corsa, squash e padel sono responsabili da soli del 75% dei traumi estivi”

Sport estivi e cura dei piedi

Ci siamo chiesti se d’estate, rispetto al resto dell’anno, serva qualche particolare attenzione alla cura dei piedi, ecco come il Dottor Cassarino ha risposto alle nostre domande.

Camminare scalzi fa bene o fa male?
“Assolutamente bene. È paragonabile ad un massaggio, grazie alla naturale pressione sulle stimolazioni nervose presenti sulla pianta del piede: tutto ciò migliora movimenti e postura. Attenzione! Tutto ciò vale se il terreno è sabbioso o sconnesso: camminare a piedi nudi su un pavimento liscio equivale ad usare le scarpe! A chi storce il naso sui rischi di infezione a causa del contatto dei piedi nudi su terreni ricordo che le nostre scarpe non sono da meno! Mediamente, al loro interno, vivono circa 400 tipi di batteri diversi… Infine, l’estate è un ottimo pretesto per camminare a bordo mare: l’acqua fredda ha un’azione stimolante sui vasi e muscoli: ottimo modo naturale per combattere gonfiori e problematiche vascolari”

Bisogna fare particolare attenzione alla cura dei piedi?
“No, ma raccomando sempre l’utilizzo di calzature sportive specifiche”

Quale sport fare d’estate?

Quali sono le attività assolutamente sconsigliate d’estate a chi durante l’anno pratica poca attività sportiva?
“Non mi sento di sconsigliare in assoluta alcuna attività sportiva: ritengo più importante praticare le stesse rispettando gli accorgimenti legati al buon senso e al rispetto dei propri limiti”

E ce ne è qualcuna particolarmente consigliata?
“Anche in questo caso non consiglio uno sport in assoluto. Personalmente in estate vengo sempre attratto dal beach tennis: richiede capacità di coordinazione, cambi di movimento, un giusto mix di velocità e di resistenza aerobica. Muoversi sulla sabbia è inoltre un ottimo stimolo muscolare, il consumo calorico è importante (anche 800-900 calorie/ora) e il rischio di infortuni è più basso rispetto altri sport”

In generale, quali consigli si sente di dare a chi ha intenzione di praticare sport quest’estate tra mare e spiaggia?
“• Rispettare i propri limiti fisico/atletici e i rischi dello sport che ci si accinge a praticare.
• Prendersi cura del proprio corpo prima e dopo l’attività fisica: riposo e buona alimentazione.
• Stretching: sarà anche noioso ma i suoi benefici sono fuori discussione e alcuni anche imprevedibili. Questa attività infatti riduce il rischio di infortuni, la sensazione di stanchezza, mantiene le articolazioni giovani rallentando l’irrigidimento del connettivo, abbassa la pressione sanguigna migliorando la circolazione, rilassa, aiutando il sonno, e riduce lo stress e il rilascio di cortisolo”.

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Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina. Scrivo per diverse testate nel web e sono fondatrice di Milady Magazine e Sport Folks. Ciclismo, volley e animali sono le mie più grandi passioni. Ho scritto il libro "Le ragazze che fecero l'impresa - La generazione d'oro del tennis italiano" per Ultra Sport.
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