Scuola calcio Segato Juventus: un modello educativo vincente

scuola calcio segato

“Una cosa fatta bene, può essere fatta meglio” è questo il motto di una scuola calcio calabrese che sta dettando legge ormai a livello nazionale. Stiamo parlando della Scuola Calcio Segato, nata nel 2012 dalla fusione della Armando Segato e Academy Viola. A supportare il presidente Agostino Cassalia, vi è il ds Francesco Ventra e una schiera di istruttori che si sono ormai imposti all’attenzione del calcio che conta per metodo e risultati ottenuti. Stiamo parlando, ad esempio, del duo Giuseppe Pizzata – Antonino Cassalia (Allievi – Giovanissimi), di Demetrio Cassalia e Vincenzo Sorbara (Esordienti-Pulcini A), Fabrizio Mazzei e Angelo Giordano (Pulcini B – Primi Calcio), Mohamed Meskelindi e Sergio Martini (Primi Calci B – Piccoli Amici), Mimmo Marino e Angelo Sciarratta (Preparatori Portieri).

Per darvi un’idea di questa vera e propria “macchina da guerra”, nel senso buono e sportivo del termine ovviamente, basti pensare che nella stagione 2016-2017 la scuola calcio Segato ha portato a casa tra gli altri i titoli di Campioni Regionali Giovanissimi, Campioni Regionali Esordienti Elite, Campioni Regionali Esordienti, Campioni Provinciali Pulcini. E ancora, a livello nazionale, Campioni d’Italia CSI under 10 e Campioni d’Italia Under 14. Non è un caso, dunque, che al termine della stagione, alcuni elementi della scuola calcio Segato siano partiti verso squadre professionistiche. Stiamo parlando, ad esempio, di Giovanni Giorgi, trasferitosi alla Juventus; Francesco Giampaolo al Benevento, Patrick Sgrò e Ferdinando Pannuti al Perugia. E poi ci sono ancora 3/4 calciatori in via di definizione con Sassuolo, Crotone, Spal, Parma e Ternana. Intanto, dopo la proficua collaborazione con la Fiorentina, dal 1° luglio la Segato è ufficialmente una scuola calcio Juventus.

segato campioni italia

Per scoprire i segreti di una scuola calcio che in soli cinque anni è divenuta un modello per l’intera Calabria, ma non solo, abbiamo fatto una chiacchierata con il presidente Cassalia, che ringraziamo per la disponibilità.

Quali sono i capisaldi del progetto Segato a livello sportivo ed educativo?

Una attenta programmazione per lo sviluppo delle capacità tecniche e motorie e il rispetto delle regole attraverso il gioco.

Dalla proficua collaborazione con la Fiorentina alla Juventus, cosa cambia per la Segato per la nuova stagione sportiva.

Il progetto Scuola Calcio Juventus, prevede, monitoraggio, addestramento e scouting, mirato alla crescita e valorizzazione del giovane talento, con metodologie di lavoro innovative ed un supporto tecnico per gli Istruttori.

Ogni anno alcuni vostri atleti partono con destinazione club professionistici di Serie A e B: cosa significa per voi essere una vera e propria fucina di talenti?

Non è un caso se tutti gli anni la nostra società riesce a valorizzare tanti giovani atleti, un lavoro attento con test periodici, il confronto con squadre professionistiche che maturi i ragazzi nella loro crescita e rafforzi la loro autostima.

Si dice sempre che “fare calcio al Sud” è più difficile, eppure il vostro è un modello che “funziona” sotto tutti gli aspetti. Quali sono le criticità e le difficoltà che comunque in questi anni avete dovuto fronteggiare?

Credo che il problema delle strutture sia quello principale e per questo ci stiamo impegnando per mettere lo staff tecnico ed i calciatori nelle condizioni migliori per lavorare e portare avanti il progetto Segato con la dovuta serenità.

“Se è una cosa è fatta bene, può essere fatta meglio” è il vostro motto: quali sono gli obiettivi della Segato per il futuro prossimo?

Non ci siamo mai preoccupati dei “numeri”, nel senso che non ci interessa avere tanti iscritti, ma poterci dedicare di più per la crescita e valorizzazione dei nostri ragazzi, perché appunto, una cosa fatta bene, con le dovute attenzioni, può essere fatta meglio.

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Giornalista e istruttore tecnico di scuola calcio, scrivo e studio sport praticamente 24 ore al giorno guidato da un irrefrenabile ottimismo nei confronti delle nuove generazioni.
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