Salite da scoprire: il Colle della Lombarda

Salita del Colle della Lombarda in bici

Ancora inedita per il Giro d’Italia è una delle ascese più spettacolari del cuneese

Nel cuneese esiste una salita italiana che, paradossalmente, è già stata affrontata dal Tour de France ma non dal Giro d’Italia: il Colle della Lombarda. Nel 2008 il Tour de France la affrontò nella Cuneo-Jausiers, ma il versante italiano di questo colle rimane inedito per la Corsa Rosa che l’ha percorso parzialmente e in discesa, nella tappa di Sant’Anna di Vinadio del Giro d’Italia 2016.

Io l’ho scalata con un anno di anticipo rispetto al passaggio del Tour de France e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. È una salita impegnativa, molto varia e davvero stupefacente dal punto di vista paesaggistico, specialmente nella parte conclusiva.

A Vinadio ci sono ampi parcheggi nei quali lasciare la propria auto se si arriva da lontano. Si percorre per poche centinaia di metri la SS21 della Maddalena fino al bivio per Pratolungo posto a 890 metri di quota, per poi imboccare la SP255. Superata la piccola borgata si inizia a salire, per poco meno di due chilometri, su brevi tornanti che hanno una pendenza media del 6,9%.

Un tornante nella prima metà della salita
Un tornante nella prima metà della salita

Dopo 2,5 km, superato il vecchio posto di frontiera, l’ascesa si fa impegnativa: la pendenza media dei 5,5 km che seguono è all’8,8% di pendenza media. Si risale in una valle molto stretta, con alcuni tornanti ad alleviare la fatica e a stimolare il rilancio en danseuse.

Da qui comincia il tratto più impegnativo della salita: un chilometro e mezzo al 9,1%. Raggiunta quota 1678 metri, dopo dieci chilometri di ascesa inizia un tratto di 3,5 km con una pendenza del 3,7%. In questa sorta di “tregua” c’è tutto il tempo di rifiatare e recuperare le forze per dare l’assalto alla seconda parte dell’ascesa, quella che comincia al bivio per Sant’Anna di Vinadio, quando mancano 8 km allo scollinamento.

Seguendo la strada a sinistra per il Colle della Lombarda si affrontano tre tornanti in mezzo a una pineta, per poi uscire allo scoperto sul tratto conclusivo privo di vegetazione.

La strada in salita dopo il bivio per Sant Anna di Vinadio
La strada in salita dopo il bivio per Sant Anna di Vinadio

Nei 5,7 km di salita dal bivio per Sant’Anna di Vinadio fino allo splendido Lago d’Origal la pendenza media è del 7,7%. Giunti al lago, la parte più impegnativa della salita è ormai alle spalle. Gli ultimi 2500 metri sono al 4,5%, una pendenza che consente di arrivare in cima senza troppo sforzo e di godersi lo splendido panorama verso valle. Siamo a una quota di 2350 metri e il colpo d’occhio è davvero eccezionale.

En danseuse a pochi metri dallo scollinamento
En danseuse a pochi metri dallo scollinamento

Il versante francese che porta a Isola 2000 e, successivamente, a Isola è decisamente meno bello, vuoi per la scarsità di vegetazione, vuoi per le numerose piste da sci che condizionano negativamente il paesaggio.

Con i suoi 21,3 km al 6,8%, invece, il versante italiano è una delle scalate più belle che si possano fare nel nostro Paese. Specialmente se cercate un’immersione nella natura incontaminata, visto che in tutta la salita non si attraversa un solo centro abitato.

Il Colle della Lombarda (2350 m) è al confine fra Italia e Francia
Il Colle della Lombarda (2350 m) è al confine fra Italia e Francia

Foto | Pierluigi Mazzocco

 

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Giornalista e ciclista, è riuscito a far convivere le sue due passioni scrivendo di bici per numerose testate, fra cui "Ciclismo" e "L'Unità". Colleziona colli alpini ed è sempre a caccia di nuovi itinerari fra Italia, Francia e Portogallo. Ha pubblicato diversi libri fra cui "Storia del ciclismo" e "Grimpeur".
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