Il running (con moderazione) fa bene all’attività sessuale

running sesso

Il running ha tanti effetti benefici a livello fisico e mentale, ma ora è anche certificato che rappresenti un importante aiuto per l’attività sessuale. Ne sono concordi ormai gli esperti, dai medici agli psicologi passando per i sessuologi, che ora hanno a disposizione un ulteriore studio condotto dalla professoressa Tina Penhollow, docente alla Florida Atlantic University. Uno dei segreti per una vita sessuale sana è rappresentato dall’autostima e i runner a quanto pare ne hanno abbastanza.

È quanto emerge da un’indagine compiuta dalla Brooks su un campione di podisti: il 41% degli intervistati ha dichiarato di sentirsi più vivace dopo una sessione di running (allenamento o corsa), mentre il 54% sostiene che correre li aiuti anche nella vita sessuale perché consente di sentirsi più forti e fiduciosi. “Le persone che praticano abitualmente attività fisica hanno un’immagine positiva del proprio corpo, e anche in camera da letto si sentono attraenti e desiderabili”, le parole di Ian Kerner, sessuologo di New York, riportate da ActionMagazine e riprese da Runners World. “Sono capaci di trasferire nell’attività sessuale le sensazioni di benessere, di libertà e di comfort che acquisiscono correndo”, insiste l’esperto.

Insomma, running e sesso si aiutano a vicenda: se correre aumenta l’autostima e la libido durante un rapporto sessuale, a sua volta il sesso “sano” completa l’allenamento. Un tempo, al contrario, vi era la convinzione che il sesso facesse male in generale alle prestazioni sportive. Oggi, invece, tanti atleti ammettono che l’attività sessuale non ha influito negativamente sulle loro prestazioni prima di gare e livello agonistico. Al contrario, rappresenterebbe per molti un modo per rilassarsi, scaricare la tensione e approcciarsi con mente più serena alle sfide.

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Running elisir di felicità

Secondo alcuni recenti studi, il running aumenta l’autostima poiché genera nel nostro organismo una serie di reazioni chimiche. Innanzitutto salgono le endorfine, ossia quegli ormoni che fanno da neurotrasmettitori e influiscono sulla produzione di altri ormoni come la serotonina e la dopamina (non vi ricorda qualcosa?). La prima è il cosiddetto “ormone della felicità” che dà una generale sensazione di benessere, mentre la seconda rappresenta il fondamento per l’eccitazione. Se a ciò si associa il fatto che la corsa aiuti la circolazione e migliora le capacità cardiache…

Inoltre, secondo quanto riferisce la portavoce dell’American College of Sports Medicine, Pamela Peeke, che ha scritto anche diversi manuali sull’argomento, “praticando attività sportiva le donne diventano più sensibili al tatto, mentre gli uomini registrano un più alto grado di soddisfazione durante l’orgasmo”. E non è ancora finito, perché è stata trovata una correlazione tra le prestazioni sessuali e il tipo di corsa. Ovvero, le lunghe distanze conciliano il sonno dello sportivo, ma aiutano meno il sesso, mentre una corsa di un’ora o meno, è l’ideale per mantenere le batterie cariche in funzione del sesso. Secondo lo studio della Brooks, in definitiva, poco meno di 10 chilometri è la distanza perfetta.

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Giornalista e istruttore tecnico di scuola calcio, scrivo e studio sport praticamente 24 ore al giorno guidato da un irrefrenabile ottimismo nei confronti delle nuove generazioni.
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