Il kayaker Rafael Ortiz doma una cascata con un canotto giocattolo
Rafael Ortiz è uno spericolato e un eroe nazionale. In Messico, suo Paese d’origine, e più in generale in tutta l’America del Sud, è idolatrato da tutti i kayaker che sognano di diventare come lui, ma quello che fa deve essere assolutamente marchiato dal bollino “don’t try this at home”. In effetti, rifarlo “a casa” sarebbe impossibile, visto che la sua specialità è domare le cascate… Ma insomma, il senso è chiaro, è meglio non imitarlo, perché le sue imprese sono estremamente pericolose.
L’ultima sua trovata è stata quella di scendere da una cascata di oltre 21 metri con un canotto gonfiabile a forma di aragosta, uno di quelli che i bambini usano in piscina. Dopo aver domato varie cascate con il suo kayak, questa volta ha voluto esagerare e ha cambiato mezzo, giusto per aggiungere un po’ di brio.
Lo vedete nel video in alto che è prodotto da Red Bull, che, come è noto, sostiene imprese di questo tipo da parte di atleti particolarmente avventurosi. E Rafa Ortiz è uno dei più avventurosi. Avendo ormai fatto della discesa delle cascate una sua vera e propria specialità, adesso deve inventarsi nuovi modi per ravvivare le sue giornate e la trovata dell’aragosta gonfiabile è già piaciuta a tutti. In pochi giorni il suo video ha collezionato decine di migliaia di visualizzazioni e condivisioni.
Ortiz ha confessato che l’idea di compiere un’impresa di questo tipo gli frullava per la testa già da qualche anno e di recente l’ha tirata fuori dal cassetto e l’ha realizzata sulle Outlet Falls nello stato di Washington, dove vive.
Perché proprio un’aragosta? Perché l’ha vista in pochi mesi prima in un’opera del Museo Guggenheim in Spagna (a Bilbao), poi in vendita su una spiaggia messicana e l’ha comprata! Prima di cimentarsi sulla cascata da oltre 21 metri, Ortiz ha provato l’aragosta gonfiabile in una cascata da 12 metri e ci si è trovato bene. Tuttavia, il canotto giocattolo non è uscito benissimo dall’ultima discesa, visto che la parte centrale si è distrutta a causa dell’impatto e di un cinturino della muta di Ortiz che di fatto l’ha bucata. In ogni caso, il suo “sporco lavoro” lo ha fatto ed è riuscita a tenere lo spericolato kayaker al “sicuro” durante la discesa.