Vuelta 2017: Race Hub, la “casa ambulante” del Team Sky

Race Hub Team Sky - La casa ambulante

Quando si parla di innovazione nel mondo del ciclismo il Team Sky è sempre al primo post. La squadra britannica è sempre pronta a fare un passo in più degli altri nel cercare soluzioni nuove, mai viste prima. Lo fa quando si tratta di preparazione fisica, di alimentazione, ma anche in tutto il resto. Tutto quello che può condizionare la vita dei propri corridori durante un grande giro è oggetto di studio alla ricerca del modo migliore per semplificarla. Ecco allora che dopo vari esperimenti (in molti ricorderanno il motorhome di Richie Porte al Giro d’Italia 2015), adesso il Team Sky ha una vera e propria casa ambulante per tutta la squadra. La chiamano “Race Hub”.

Il Race Hub sarà in pratica il “quartier generale” del Team Sky durante la Vuelta a España 2017 che comincia sabato 19 giugno, ma già in questi giorni è stata “montata” perché gli usi che se ne faranno sono vari. Prima di tutto, c’è una grande cucina, molto meglio un track food, perciò i corridori potranno mangiare lì dentro tutti insieme ogni giorno, in modo da non cambiare abitudini tra una tappa e l’altra. Inoltre, potranno fare le riunioni prima e dopo le tappe, rilassarsi e potranno anche incontrare i giornalisti. Ecco il video postato dallo stesso Team Sky in cui si vede come il Race Hub prende forma:

And here is how the Team Sky Race Hub takes shape!

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Sir Dave Brailsford, il Team Principal, ha spiegato:

“Come squadra diamo priorità al supporto che forniamo ai nostri corridori e al nostro staff. Sappiamo tutti quanto può essere esigente un Grande Giro. La natura del nostro sport inevitabilmente prevede migliaia di chilometri di corsa, spostamenti continui e continui cambi di hotel e molte ore perse per effettuare questi trasferimenti. Sappiamo quanto il nostro staff si sacrifichi per la squadra. Per questo abbiamo deciso di dare a tutto il nostro staff un ambiente che possa aiutarli a rilassarsi, a riposarsi, a mangiare e riunirsi insieme. Il riposo e il relax sono importanti tanto quanto l’allenamento al fine della performance”

Brailsford è convinto che il Race Hub possa avere un ruolo fondamentale per rafforzare i legami all’interno della squadra, perché sarà uno spazio in cui tutti i corridori e anche i membri dello staff potranno stare insieme, quindi non divisi a coppie nelle singole stanze di hotel in cui a questo punto andranno soltanto per dormire.

L’uso del Race Hub alla Vuelta sarà “sperimentale” e servirà a capire come potrà essere sfruttato nelle gare successive e soprattutto in vista del prossimo anno, sperando che non faccia la fine del motorhome, che di fatto non fu più utilizzato, perché in quel caso sostanzialmente il capitano (che era Richie Porte, poi passato alla BMC) veniva isolato dal resto della squadra per permettergli di dormire meglio.

Dalle foto che lo stesso Team Sky ha postato sul suo sito e su Instagram si può notare come sia stato curato ogni singolo dettaglio e come i nomi dei corridori della Vuelta, in rigoroso ordine alfabetico, siano riportati sulla porta, mentre sui gradini interni sono scritte le formazioni che hanno preso parte alle gare vinte quest’anno: la Strade Bianche e la Milano-Sanremo con Michal Kwiatkowski, la Parigi-Nizza con Sergio Henao e il Tour de France con Chris Froome.

Our new Team Sky Race Hub is making its debut this week at the Vuelta! Take a inside!

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E in questo video Wouter Poels fa da cicerone all’interno del Race Hub:

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Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina. Scrivo per diverse testate nel web e sono fondatrice di Milady Magazine e Sport Folks. Ciclismo, volley e animali sono le mie più grandi passioni. Ho scritto il libro "Le ragazze che fecero l'impresa - La generazione d'oro del tennis italiano" per Ultra Sport.
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