PyeongChang 2018: le mascotte protagoniste di una serie di video su YouTube
Soohorang, la tigre bianca, e Bandabi, l’orso bruno asiatico, sono le mascotte rispettivamente delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali di PyeongChang 2018. I giochi cominceranno l’8 febbraio, ma il conto alla rovescia è già cominciato da mesi in Corea, nonostante il Paese in questi ultimi giorni sia preoccupato per motivi ben più importanti, come le continue minacce tra il “vicino” Kim Jong-un e Donald Trump.
Oltre agli organizzatori, c’è già qualcuno che ha cominciato molto presto il proprio lavoro, praticamente un anno prima, e sono proprio le due mascotte, protagoniste di una lunga serie di video (sono già all’episodio numero 18) che sono intitolati “La vita della mascotte di PyeongChang 2018”.
Si tratta di brevi video di circa un minuto in cui le mascotte parlano di sé. “Parlano” è una parola grossa, perché ovviamente non hanno la bocca e non dicono una parola, ma quello che “pensano” si può leggere nei sottotitoli. Raccontano quello che fanno e soprattutto i video sono un pretesto per far vedere le strutture che ospiteranno le gare dei Giochi Olimpici. Per ora, tra l’altro, tutte le strutture sono senza neve, quindi le mascotte si devono arrangiare e in genere si fanno vedere in bici, sul monopattino oppure con altri attrezzi, per esempio Soohorang è bravissima a saltare la corda…
Passando alle cose serie, quando mancano sei mesi alle Olimpiadi il mondo guarda a PyeongChang (Corea del Sud) con un carico di ansia dovuto alle minacce di Kim Jong-un (Corea del Nord) contro gli Stati Uniti e alla sua rincorsa al nucleare. I sudcoreani dicono di non essere preoccupati, ma come si fa a non esserlo se rischiano di trovarsi in mezzo a qualcosa di molto pericoloso?
Per quanto riguarda la vicinanza geografica della Corea del Nord alla Corea del Sud che ospita le Olimpiadi, non dovrebbero esserci particolari rischi per gli statunitensi, ai quali sarà garantita la massima sicurezza. Il Team Usa alcuni giorni fa ha diffuso una foto con alcuni dei suoi campioni più rappresentativi: Gus Kenworthy, Chloe Kim, Shaun White e le regine degli sci Mikaela Shiffrin e Lindsey Vonn e l’impressione è che gli atleti stiano davvero contando i giorni.
Commento