Perché fa bene mangiare pasta dopo un lungo allenamento

La pasta, il pane e i cereali (con il riso primo tra tutti) sono tra gli alimenti che non devono mancare nell’alimentazione di uno sportivo. Il motivo è presto detto: i carboidrati complessi forniscono glucosio al nostro fisico e grazie ad esso si forma il glicogeno che costituisce la principale riserva di energia dei muscoli.

La pasta fa bene dopo sforzo fisicoDopo un lungo allenamento, che ha richiesto un notevole sforzo fisico, serve reintegrare il glucosio e il modo migliore è quello di mangiare carboidrati complessi. Durante la performance fisica, infatti, i muscoli hanno utilizzato il glicogeno per produrre energia, ma se la riserva si va a consumare, questo porterà a una riduzione della massa muscolare e le cellule andranno a cercare energia nelle proteine.

In poche parole, se nel nostro corpo non c’è abbastanza glucosio la nostra performance potrebbe risentirne, perciò è prima di tutto importante averne una riserva sufficiente per affrontare lo sforzo (altrimenti arriva la crisi di fame), ma anche essere pronti a reintegrarlo immediatamente dopo l’attività. Quante volte, per esempio, ci capita di vedere i ciclisti mangiare riso o pasta fredda pochi minuti dopo aver finito la gara?

Per la maggior parte delle persone che seguono una dieta salutare i carboidrati, quelli semplici (ossia gli zuccheri) e quelli complessi (pasta, pane, cereali), costituiscono il carburante del cervello e la principale fonte di energia (ben oltre il 50%). Hanno anche un ruolo fondamentale nella degradazione dei lipidi (ossia dei grassi).

A volte gli sportivi cadono nel tranello di aumentare l’apporto di proteine per migliorare la prestazione fisica, ma in realtà le diete iperproteiche devono essere osservate con estremo rigore stando attenti alle quantità perché la digestione delle proteine produce delle sostanze che possono essere tossiche per l’organismo umano e dunque andare ad affaticare i reni, provocando gravi danni nel lungo periodo.

Vale ovviamente la regola per cui ogni sportivo deve calibrare la propria alimentazione e in particolare l’apporto di carboidrati e proteine in base sia al proprio fisico, sia al programma di allenamento che sta seguendo.

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Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina. Scrivo per diverse testate nel web e sono fondatrice di Milady Magazine e Sport Folks. Ciclismo, volley e animali sono le mie più grandi passioni. Ho scritto il libro "Le ragazze che fecero l'impresa - La generazione d'oro del tennis italiano" per Ultra Sport.
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