Pedala Italia: una guida per viaggiare in bici nella Penisola
Nella guida di Ediciclo venti straordinari itinerari per scoprire l’Italia pedalando
Le prime settimane d’estate lo hanno dimostrato: per gli italiani saranno mesi di vacanze autarchiche e soggiorni in prossimità, si riscopriranno le bellezze del nostro Paese e molti sperimenteranno modalità di spostamento più sostenibili. L’estate di convivenza con il Covid-19 potrebbe essere l’opportunità per far compiere al cicloturismo il salto di qualità atteso da anni. Molto dipenderà dalla capacità degli albergatori di adattarsi alle esigenze di chi si muove in bicicletta, per fare cicloturismo, infatti, ciclostrade e piste ciclabili non sono sufficienti, occorre una ricettività che accolga i ciclisti per una notte soltanto e non imponga soggiorni più lunghi.
Ediciclo, casa editrice attiva da oltre trent’anni nel cicloturismo, esce in libreria in questi giorni con Pedala Italia, una guida che propone 20 viaggi in bicicletta per tutti nelle regioni italiane.
Gli itinerari proposti sono quasi tutti interregionali e hanno distanze comprese fra i 150 e i 600 km, sono quindi affrontabili in periodi che vanno dai 3 ai 15 giorni. Dopo una breve presentazione nella quale vengono date indicazioni sulla preparazione del viaggio, sull’attrezzatura, sull’abbigliamento, sui trasporti, sulla ricettività e sul comportamento in sella, il libro entra nel vivo con la presentazione dei percorsi.
Si comincia con la Ciclovia del Po, 693 km da Pian del Re alla foce di Gorino, l’intera Pianura Padana da ovest a est. Le altre rotte settentrionali sono perlopiù perpendicolari: da Milano a Sanremo (307 km) sulle tracce della Classicissima di primavera e da Milano a Genova (267 km) passando dalla Val Trebbia.
Ci sono poi gli itinerari che uniscono montagna e mare come la Via Claudia Augusta (395 km) che dal Passo Resia raggiunge Altino, località della laguna veneta, oppure l’itinerario che da Venezia risale sino al Brennero (352 km) passando per Cortina d’Ampezzo e Brunico.
L’Alpe Adria (178 km) è l’itinerario che da Tarvisio conduce sino a Grado, mentre l’Adria Bike (512 km) è l’itinerario ciclabile che disegna in senso antiorario una sorta di “uncino” costiero da Trieste a Ravenna.
Fra gli itinerari del Centro Italia spiccano La Via del Mare (308 km) che conduce da Firenze all’Isola d’Elba, il Giro delle Marche (301 km) da Pesaro ad Ascoli Piceno, la Ciclovia delle Marmore (144 km) da Assisi a Orte e la Via Salaria (321 km) da San Benedetto del Tronto a Roma.
La Via Salaria (321 km) unisce i due mari partendo da San Benedetto del Tronto e arrivando a Fiumicino, sul litorale romano. Per chi vuole scoprire una delle zone più selvagge e meno antropizzate d’Italia l’itinerario consigliato è quello tutto campano della Via Silente, 596 km e 13.300 metri di dislivello nel cuore del Cilento.
Con “Pedala Italia” si va da Bari a Napoli sulla Ciclovia dei Borboni (341 km), mentre l’itinerario Basilicata Coast to Coast (334 km) ripercorre la rotta dell’omonimo film, da Maratea a Metaponto. Fra Calabria e Basilicata si snoda l’itinerario de La vecchia ferrovia (124 km) che unisce Lagonegro a Spezzano Albanese.
In Sicilia un anello di 260 km con partenza e arrivo a Palermo è studiato per far conoscere ai cicloturisti l’Alto Belice. La costa orientale sarda (341 km), da Olbia a Cagliari, è articolata in otto tappe, non senza difficoltà, visto il dislivello complessivo di 3455 metri.
Per ogni itinerario, oltre alla dettagliata descrizione di ogni tappa, vengono indicati i punti in cui ristorarsi e i luoghi in cui dormire. Nell’appendice vengono segnalate altri 78 itinerari fra ciclostrade, greenway e piste ciclabili italiane. Una guida consigliatissima a tutti coloro che vogliono iniziare a viaggiare per l’Italia in bicicletta.
Il volume “Pedala Italia”, curato da Albano Marcarini, costa 14,00 euro.
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