Montoso: la salita inedita del Giro d’Italia 2019 ai raggi x
Abbiamo provato l’inedita salita piemontese che verrà affrontata nell’omaggio “coppiano” della Cuneo-Pinerolo
A cento anni dalla nascita di Fausto Coppi, il Giro d’Italia celebrerà il Campionissimo unendo le due città che furono teatro della sua impresa più grande: Cuneo e Pinerolo. Nella dodicesima frazione del Giro d’Italia 2019 non ci saranno i cinque colli (Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere) dell’impresa della Corsa Rosa del 1949, ma un percorso piuttosto veloce che si incendierà al 105° chilometro di gara quando i ciclisti arriveranno a Bibiana, ai piedi dell’inedita salita di Montoso.
Per la prima volta, infatti, il Giro affronterà quest’ascesa situata al confine fra le province di Torino e di Cuneo. Giunto a Bibiana, mentre riempivo la borraccia prima di iniziare la salita ai 127 metri di Montoso ho iniziato a parlare con Valerio Griotti, un ciclista di lungo corso che mi ha confidato di aver fatto la salita di Montoso almeno una cinquantina di volte.
Griotti, 85 anni, originario di Nizza ma da molti anni a Bibiana, mi ha spiegato come gli organizzatori del Giro d’Italia abbiano scelto di salire da Bibiana e scendere dal versate di Bagnolo Piemonte perché il lato cuneese della salita ha una strada più ampia e sicura. Griotti mi ha anche detto che una delle caratteristiche che rendono appetibile la salita di Montoso in estate è la sua ombrosità, il fatto di svilupparsi per tre quarti in un bosco.
Dopo avere salutato il signor Griotti in piazza San Marcellino ho imboccato via Roma e, dopo 200 metri, via San Vincenzo. Nei primi 2 chilometri la salita è allo scoperto, la strada s’inerpica a una media del 6,2% in mezzo a vigne e frutteti.
All’inizio del terzo chilometro dell’ascesa si entra nel bosco e le pendenze si fanno decisamente consistenti: nei successivi 6,5 chilometri la media è del 10,6%. Questa fase è caratterizzata da tornanti molto ripidi, rettilinei in pendenza e brevi tratti in cui respirare. Dopo essere transitati a fianco di un enorme centro residenziale, la SP246 arriva nel tratto più impegnativo dell’ascesa: a tre chilometri dal traguardo ci sono 500 metri al 12% con una punta massima del 14%.
Nei successivi segmenti di 500 metri le pendenze sono, rispettivamente, dell’11 e del 10%. Una volta entrati nella provincia di Cuneo la salita è ormai alle spalle, gli ultimi 400 metri al 6,8% conducono a un bivio a T.
Complessivamente la salita di Montoso misura 8,9 km e ha una pendenza media del 9,4%.
La discesa dal versante cuneese è vivamente consigliata: vuoi per la larghezza della sede stradale, vuoi per l’ampiezza dei tornanti. Dopo una prima parte più tecnica, gli ultimi due chilometri si sviluppano su di una discesa molto veloce.
Nella tappa del Giro d’Italia il Gpm si troverà a 32 chilometri dal traguardo, con l’arrivo di Pinerolo reso più insidioso dal passaggio nella parte alta della cittadina. Largo ai coraggiosi, in attesa del tappone del Lago Serrù, la tappa dell’omaggio a Coppi sarà terreno per gli attaccanti.
Foto e video Davide Mazzocco
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