Italia fuori dai Mondiali di Russia: un dramma per tutti, non solo per il calcio
L’Italia non giocherà i Mondiali di Russia 2018 ed è la seconda volta nella storia in cui gli azzurri non prenderanno parte alla fase finale di una Coppa del Mondo. L’emblema del fallimento della notte milanese (anche se la qualificazione si è probabilmente decisa all’andata a Stoccolma) sono le lacrime di Gianluigi Buffon, capitano azzurro costretto a presentarsi davanti alle telecamere al posto del commissario tecnico Giampiero Ventura. A livello personale, Buffon chiude nel peggiore dei modi 20 anni di carriera con la nazionale italiana, eppure piange perché quella di San Siro è una sconfitta per tutto il movimento calcistico, ma anche di un’intera stagione.
“Non sono dispiaciuto per me ma per l’intero movimento. Abbiamo fallito qualcosa che anche a livello sociale poteva significare qualcosa. Il rammarico è finire così non finire perché il tempo passa per tutti. Le colpe si dividono equamente tra tutti. Non devono esserci capri espiatori. Si vince insieme, si perde insieme”.
Ma quali sono le conseguenze della mancata partecipazione dell’Italia ai Mondiali di Russia? A Livello sportivo ci sarà un’inevitabile rifondazione con l’addio del commissario tecnico Giampiero Ventura e probabilmente anche del presidente federale Carlo Tavecchio. Sarà rifondata anche la rosa, con tanti “senatori” che non saranno più convocati: dallo stesso Buffon a Barzagli, passando anche per il romanista De Rossi. Immane il danno a livello di immagine per la Federcalcio, ma anche a livello finanziario ci saranno ripercussioni, non solo per il movimento calcistico.
Una debacle da 100 milioni di euro
Innanzitutto salteranno diversi contratti con gli sponsor, che riverseranno i loro investimenti verso altre selezioni. Perderanno e anche molto le TV, non solo quelle italiane, perché comunque l’Italia attira telespettatori in ogni angolo del globo. Problemi ci saranno anche per la stampa che avrebbe dovuto seguire la coppa del mondo: le redazioni inevitabilmente avranno a disposizione budget ridotti poiché anche gli investimenti pubblicitari previsti in concomitanza con Russia 2018 saranno ridotti al lumicino, se non azzerati del tutto.
Il calcio è un’industria che oltre a muovere di suo ingenti quantità di denaro, coinvolge anche altri settori che inevitabilmente avranno ripercussioni negative dalla mancata partecipazione ai Mondiali. Il professor Matteo De Angelis, docente di marketing all’università Luiss Guido Carli, avrebbe quantificato in circa 100 milioni di euro di danni immediati. Lo stesso esperto, sottolinea comunque come la quantificazione precisa non sia possibile, ma nel medio-lungo periodo si tratti di un danno di non poco conto. Un modo equilibrato per non parlare di disastro, insomma.