I migliori momenti del Giro 2019

I migliori momenti del Giro d'Italia 2019

Il Giro d’Italia con le sue emozioni e la sua incredibile epica è finito da un po’, lo sappiamo, ma sentiamo la mancanza dei momenti passati sul divano a emozionarci guardando le gesta degli immensurabili campioni che lo hanno reso speciale e degno di essere ricordato. Così abbiamo deciso di rievocarne i momenti salienti, per darci l’opportunità di rivivere le gesta e le forti impressioni che tanto ci hanno fatto sognare in questo 2019. Aspettando, ovviamente, la prossima edizione, per gioire e saltare di gioia, per pronosticare su chi vincerà (qui potrete trovare una valida alternativa) e per commuoverci vedendo la fatica e la commozione dipinta sui volti di questi uomini, pronti a calarsi nel mito.

Tra i due litiganti…

Partiamo dalla fine: sembrava potesse essere uno scontro a due, quello tra Nibali e Roglic, invece si è infilato l’equadoregno Richard Carapaz, grazie alla libertà che ha conquistato nelle prime salite e alla grande capacità di gestire il vantaggio nelle settimane successive. La 102esima edizione del Giro partiva da Bologna e perdeva quasi subito uno dei prevedibili protagonisti, l’olandese Tom Dumoulin, lasciando un solo favorito: il sopracitato Primoz Roglic, sloveno che ha dominato la Tirreno-Adriatico e la Romandia. Certo non esiste una gara senza sfidanti designati, quindi ecco farsi largo (nei cuori e nelle quote dei bookmaker) il nostrano Vincenzo Nibali, ovviamente adorato da noi tifosi italiani. Ma, come dicevamo, tra i due litiganti ha goduto il terzo, Richard Carapaz.

Fino all’ultima tappa

L’ultima tappa è stata una cronometro di 17 chilometri, partenza e arrivo a Verona: nessuno spazio qui per una rimonta di Nibali, che si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio. Certo, non un risultato deludente in assoluto, ma per un campione di questa stazza, con tutto ciò che si era scritto di lui, con la narrazione del vincente che lo circondava, ecco che Verona è tornata ad essere fatale, stavolta non in ambito calcistico (i milanisti sapranno bene di cosa stiamo parlando, dati i due scudetti persi clamorosamente, uno nel 1973 e l’altro nel 1990, proprio contro il Verona).

I nomi che ci hanno sorpreso

Ma quali sono i volti nuovi, le nuove gambe, che ci hanno positivamente sorpreso durante lo svolgimento di questa competizione? Dedichiamo qualche riga a Ciccone e Masnada, capaci di essere tenaci e all’attacco quando la strada ha iniziato a farsi in salita (quindi dopo svariate tappe, dato che questa edizione del Giro ha curiosamente riservato le prime a tracciati senza grandi pendenze). L’abruzzese si è aggiudicato la frazione di Ponte di Legno (una delle più dure, segnaliamo), mentre il bergamasco quella di Cassino. Occhio quindi a questi nomi, destinati a diventare grandi in un prossimo futuro.

Aspettiamo il prossimo Giro, dunque, con i cuori sospesi e il film delle tappe del 2019 che più ci hanno fatto tenere il fiato sospeso. Nel frattempo, segnaliamo un codice promozionale che potrà sempre tornarci utile se avessimo voglia di fare qualche giocata: magari non avremo il fisico per puntare alle prossime tappe, ma chi dice che non possiamo tentare la fortuna?

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