Fare sport da over 40: ecco cosa devi sapere. I consigli dell’osteopata
Gli European Master Games 2019 di Torino stanno per arrivare e allora abbiamo deciso di dedicare una maggiore attenzione alla pratica dello sport da over 40 intervistando il dottor Riccardo Perino, osteopata di MioDottore che riceve a Roma e ha tra i suoi pazienti molti sportivi. Ecco che cosa ci ha spiegato.
Se si continua a praticare sport da over 40, dopo averlo fatto più o meno per tutta la vita, che cosa bisogna cambiare nelle proprie abitudini?
“Non è necessario cambiare molto, dipende dall’attività e dall’intensità, sono questi gli elementi che fanno la differenza, ma sicuramente bisogna integrare con vitamine, in quanto i tempi di recupero cambiano”
Se, invece, si comincia ad allenarsi un po’ più seriamente dopo i 40 anni e dopo una vita abbastanza sedentaria a che cosa bisogna fare attenzione?
“Ciò a cui bisogna prestare attenzione, in questo caso, sono eventuali tachicardie anomale quando si alzano i ritmi ed è sempre importante farsi seguire da professionisti. Per chi ha condotto una vita tendenzialmente sedentaria e inizia un allenamento più serio dopo i 40, consiglierei prima una visita dal medico di base per effettuare specifiche verifiche, come ad esempio elettrocardiogramma, analisi del sangue, misurazione della pressione. Solo in seguito a queste procedure, suggerisco di procedere gradualmente nelle attività, senza partire subito al massimo se non si è preparati”
Allenarsi dopo i 40 anni: quanto e quando?
Per un soggetto che svolge una vita “normale” (non da atleta) quali sport sono più consigliati dopo i 40 anni?
“Qualsiasi sport si desideri cominciare, si dovrà partire sempre dalle basi. Non ci sono quindi attività sportive più o meno adatte, è possibile spaziare da sport di squadra ad altri definibili ‘da contatto’, come ad esempio il Jiu-Jitsu”
Quante volte a settimana e per quanto tempo ci si deve allenare dopo i 40 anni per restare in forma?
“Il mio suggerimento è quello di svolgere attività sportiva due o tre volte alla settimana, allenandosi per un’ora e mezza (compreso lo stretching) e con intensità differenti. Infatti, è fondamentale prevedere, già a inizio allentamento, alcuni esercizi di mobilità articolare e un allungamento di qualità per preparare il corpo alla migliore attività fisica da eseguire”
Ci sono momenti della giornata più consigliati di altri per l’allenamento da over 40? Meglio di mattina, di pomeriggio o di sera?
“Le 5 di pomeriggio, secondo i cicli circadiani, è l’orario ottimale per fare attività fisica!”
Ci sono differenze tra uomini e donne?
“Uomini e donne, seppure molto diversi tra loro, quando si tratta di sport, non presentano particolari differenze gli uni dalle altre. In ambito sportivo i due sessi si assomigliano molto, sia per quanto riguarda la frequenza degli allenamenti, come si nota nelle categorie master, sia nell’alimentazione. In particolare, per le donne over 40 che decidono di intraprendere un’attività sportiva, l’aspetto dell’alimentazione non va trascurato. Infine, si è riscontrato che il fisico e le caratteristiche femminili consentono a molte donne di eccellere in determinati sport rispetto ad altri”
Sport da over 40: alimentazione e psicologia
E come ci si deve regolare con l’alimentazione considerando che il metabolismo non è più quello di un ventenne, ma di solito fare sport fa venire fame?
“Un paio di regole auree sono: bere molta acqua e fare attenzione ai condimenti, in quanto su quest’ultimo punto spesso si tende a esagerare. L’alimentazione è un aspetto importate per diversi motivi, senza un’adeguata integrazione e una controllata dieta, l’attività fisica può infatti avere differenti risultati, sia in positivo sia in negativo (chiaramente togliendo patologie come obesità e anoressia, che risultano essere situazioni estreme). Anche in questo caso, suggerisco di farsi affiancare da un nutrizionista che possa creare un piano personalizzato che sfrutti al meglio il potenziale di ciascun soggetto”
È possibile diventare un atleta dopo i 40 anni anche se da più giovani lo sport non ha ricoperto un ruolo importante nella nostra vita? E magari prendere parte a competizioni vere e proprie, per esempio gli European Master Games di cui Sport Folks è media partner?
“Assolutamente sì, per questo esistono le categorie master!”
Da un punto di vista psicologico che approccio bisogna avere nella pratica dello sport dopo i 40?
“Partendo dal presupposto che è bene essere sempre coscienziosi, mi sento di consigliare un approccio più ludico, prendere lo sport come un hobby e non come una ragione di vita. Il benessere psico-fisico deve sempre essere messo al primo posto”
Come ci si accorge di essere caduti in quella che viene definita la “sindrome di Highlander”, ossia quella sensazione di poter continuare a competere ad alti livelli anche dopo i 40 anni o di poter diventare degli atleti competitivi nonostante l’età avanzata?
“La competizione fa bene, si può essere atleti competitivi anche a 40 anni, bisogna solo prestare attenzione quando la testa chiede più del corpo. In quel caso si rischia la rottura degli equilibri, essere seguiti da persone preparate serve a tutelarsi”.