European Masters Games Torino 2019: il reportage delle prove di ciclismo

Tre prove in sette giorni: cronometro (12,3 km), strada (94 km) e criterium. Ecco i reportage di Davide Mazzocco dagli European Masters Games. 

Criterium 26 km

E anche il criterium lo abbiamo portato a termine. Per non smentirmi sono arrivato quinto… su cinque iscritti nella mia categoria! All’interno del Parco del Valentino dove si era disputata la cronometro del giorno d’apertura degli European Masters Games, gli organizzatori si sono inventati un circuito di 3,25 km con ben tre salitelle e altrettante discese e un dislivello di 40 metri a giro.

Nella batteria partita a mezzogiorno in punto sono convogliate le tre categorie più giovani: 30+, 35+ e 40+.

Non c’è’ stato tempo per acclimatarsi alla gara: sin dal primo chilometro il ritmo è stato sostenutissimo, costantemente superiore ai 40 km/h. Fino alla prima salita sono riuscito a mantenere il ritmo dei primi, ma nella discesa che conduceva al Borgo Medievale ho perso le ruote e mi sono ritrovato insieme a un atleta della mia stessa categoria (per una strana coincidenza lo stesso che avevo ripreso e superato nella prova a cronometro).

Il momento del distacco dal gruppo durante la prima discesa

Abbiamo trovato immediatamente l’accordo e nei giri successivi ci siamo spartiti il lavoro equamente secondo un canovaccio non scritto, ma che è emerso naturalmente in base alle nostre caratteristiche. Nella lunga discesa iniziale e nel rettilineo di Viale Virgilio sono stato io a sobbarcarmi l’onere di aprire la strada, sulla salita abbiamo cercato di forzare alla stessa andatura e nella prima discesa è stato lui a mettersi in testa e a tirare nella successiva salita del Borgo Medievale. Nella terza ascesa, quella verso Torino Esposizioni ho sfruttato la mia stazza di passista per mettermi avanti e poi ci siamo alternati in testa nei passaggi sotto il traguardo.

Davide Mazzocco e Paolo Crestante hanno pedalato insieme dal primo all’ultimo giro

Davanti i ciclisti si sono frazionati in due gruppi e il primo è riuscito a doppiarci prima della mezzora. Noi abbiamo continuato la nostra “cronocoppie”, una sorta di Trofeo Baracchi ben assortito. Considerando i continui cambi di ritmo richiesti da un percorso così nervoso e il dislivello complessivo non indifferente, la media dei vincitori è stata davvero alta.

Io e il mio compagno d’avventura abbiamo girato a una media di poco superiore ai 6’ a giro nelle prime tornate e superiore ai 6’20” nelle ultime. Poco prima del penultimo passaggio sul traguardo il mio compagno ha allungato ma io sono riuscito a riportarmi su di lui in discesa. Sulla salita più lunga del percorso lui mi ha sopravanzato di qualche metro allungando in discesa. A quel punto non sono riuscito più a rientrare e ho tagliato il traguardo all’ultimo posto della batteria e al 5° della categoria 40+.

Il gruppo dei migliori nella batteria che ha aperto il criterium del 1° agosto

La gara degli M40+ è stata vinta da Angelo Maria Rizzelli, davanti a Enrico Guida e a Giancarlo D’Ambrosio. Io ho tagliato il traguardo quinto, con un giro di scarto, coprendo i 26 km del percorso in 50’37” alla media oraria di 30,82 km/h. Il vincitore della prova – che ha preceduto i due inseguitori di 2’14” – ha compiuto i nove giri complessivi a una media di 38,38 km/h e con un tempo medio di percorrenza del circuito di 5’05”. La mia media sul giro è stata invece di 6’20”.

Si è così conclusa questa bellissima esperienza che mi ha visto competere in tre specialità molto diverse. Inutile dire come la gara su strada della Granfondo Torino sia stata il momento topico di questo trittico, ma anche la cronometro e il criterium mi hanno permesso di mettermi alla prova in un tipo di gare che non affrontavo da oltre vent’anni.

Davide Mazzocco al traguardo del criterium degli European Masters Games

Ciò che mi è piaciuto maggiormente è stato il modo in cui ho gestito le competizioni con gente molto più attrezzata e allenata di me. Con un allenamento di appena 3100 chilometri stagionali e un mese di luglio senza preparazione specifica sul fondo ho portato a termine le tre competizioni senza particolari problemi. In tutti e tre i casi, la mia strategia di gara è stata improntata a un oculato risparmio delle energie.

Angelo Maria Rizzelli vince nella categoria 40+ davanti a Enrico Guida e a Giancarlo D’Ambrosio

Prova su strada 90 km

La prova su strada degli European Masters Games è stata anticipata da una pioggia fine che ha abbassato le temperature rendendo più facile il compito dei circa 1100 ciclisti che si sono misurati nella Granfondo Torino e nelle prove di chilometraggio più breve (90 km, 70 km e 40 km) della manifestazione multisportiva.

Alla partenza della gara c’era anche Damiano Cunego (nella foto insieme a Bernardino Chiavola) che, pur avendo cessato da qualche mese la propria attività agonistica, continua a pedalare con passione.

Cinque chilometri ad andatura sostenuta ed è subito iniziata la prima salita della giornata, quella che ci ha portato ai 650 metri del Bric Sueri. Nonostante la mia idiosincrasia per le partenze, ho reagito positivamente al cambio di ritmo, effettuando la salita a una media compresa fra i 15 e i 20 km/h. I primi 16 km di salita (di cui 11,5 di salita) sono stati coperti a 19 km/h di media.

La discesa di Rivodora

La difficile discesa di Rivodora, resa ancora più insidiosa dall’asfalto bagnato, è stata affrontata con la dovuta cautela, mentre nella seconda parte, più veloce, è diventata il terreno ideale per recuperare alcune posizioni perse in precedenza. Nella fase interlocutoria verso Gassino mi sono accodato ad alcuni gruppetti iniziando la salita verso il Pilone di Cinzano da solo.

La successiva discesa mi ha consentito di rifiatare fino a Casalborgone, dove ho effettuato un breve rifornimento. Da lì è iniziata la salita della Rolassa, la più semplice della giornata, quattro chilometri di ascesa su strada larga e con pendenze tali da mantenere fino in cima il “padellone”.

Appena il tempo per respirare con una veloce discesa e la strada ha ricominciato a salire fino ad Albugnano: 3 chilometri decisamente impegnativi con un tornante al 15% nella fase finale. Conoscendo la salita non mi sono fatto prendere dall’ansia di “abbreviare l’agonia” (© Marco Pantani), ma ho gestito l’ascesa ben sapendo di avere ancora parecchia fatica da fare negli ultimi 50 km.

La lunga discesa di Albugnano è stata un vero tonico: dal “balcone del Monferrato” sono piombato ai 50 km/h a Castelnuovo Don Bosco e, dopo avere svoltato in direzione di Berzano San Pietro, ho effettuato un secondo rifornimento mangiando qualcosa prima di concludere la gara.

A questo punto è iniziata una fase di gara molto nervosa nella quale ho pedalato in solitudine: gli strappi di Moncucco e di Barbaso e alcuni saliscendi fino ad Arignano si sono fatti sentire nelle gambe già provate dalle fatiche delle prime 3 ore di gara.

La partenza “bagnata” della prova di ciclismo su strada degli EMGT2019

Ad Arignano sono riuscito ad accodarmi a un sostanzioso gruppo di granfondisti che, nella parte pianeggiante verso Chieri, mi hanno portato al coperto fino a Tetti Canarone. A questo punto di cronometraggio, dopo 78 km, la mia media oraria era di 23 km/h.

È così iniziata la salita finale verso Superga: 12 km e 400 metri di dislivello che ho coperto in 48’36”, quindi ai 14,82 km/h di media. In questa parte finale della salita, ho mantenuto un’andatura costante, cercando di mantenere le energie per finire in maniera brillante negli ultimi 600 metri conclusivi. La mia mediofondo si è conclusa dopo 4h12’02” a una media di 21,48 km/h, una buona andatura considerando che nei 90 km del tracciato sono stati superati 1950 metri di dislivello.

Sono giunto 17esimo su 17 nella categoria M40+, 50esimo su 53 nella prova da 90 km dei Masters Games e 335esimo su 386 ciclisti della prova da 90 km (considerando anche i ciclisti iscritti alla sola Gf Torino). Il mio distacco dal vincitore Bruno Sanetti è stato di 1 ora 36’03”.

Il miglior tempo della gara EMG90 è stato di Bruno Sanetti, categoria 35+, con un tempo di 2 ore 36’00”. Per la corsa EMG70 la migliore performance è dell’ex professionista Sergio Barbero, categoria 50+, con 1 ora 53’57”. Tra gli altri risultati, il piazzamento di Franco Grimaldi, categoria 80+, con un tempo di 2 ore 49’56”. Nella gara EMG44 il miglior tempo è di Marinella Sciuccati, categoria 55+, con un tempo di 1ora 37’10”.

Qualche minuto prima della partenza gli ombrelli erano ancora aperti…

[La foto di apertura è di Tonello Abozzi.]

Cronometro individuale 12,3 km

Undicesimo su undici partecipanti nella mia categoria (M40+) e 79esimo su 106 nella classifica generale della cronometro individuale degli European Masters Games. A 24 ore dalla cerimonia di apertura che si terrà questo pomeriggio, con partenza dal Parco del Valentino e arrivo in Piazza Castello, si è disputata la prima prova del ciclismo su di un anello di 6,15 km da ripetere due volte per un totale di 12,3 km e 150 metri di dislivello.

Erano oltre vent’anni che non disputavo una cronometro e devo dire che, nonostante l’ultimo posto della mia categoria (mentre sono giunto 13° su 15 nella mia fascia d’età se si comprendono anche i non iscritti a i Masters), la prova mi ha molto soddisfatto. Mi sono presentato al via con oltre 3000 chilometri stagionali, ma con soli due allenamenti specifici. In entrambi i casi ho fatto una simulazione su di un percorso molto simile (12 km con 90 metri di dislivello) che avevo già affrontato in una cronometro nel 1994. Nel primo test ho impiegato 20’55”, esattamente 10” in più del 20’45” fatto registrare in gara un quarto di secolo fa. Nella seconda prova, effettuata a quarantotto ore dalla cronometro, ho cercato di spingere meno e ho fermato il cronometro sui 22’ netti.

Davide Mazzocco alla partenza della prova a cronometro
Davide Mazzocco alla partenza della prova a cronometro

Ho disputato la mia cronometro con la bicicletta da strada, mentre molti concorrenti hanno corso con biciclette da specialisti, con ruote lenticolari o a razze, protesi e manubri da triathlon.

A dispetto del fatto che si corresse nella mia città e, in maniera parziale, su di un percorso che avevo già conosciuto disputando il Brompton World Championship dello scorso anno, devo dire che è stato utilissimo fare un paio di giri del tracciato prima della gara.

Contrariamente a quanto avevo ipotizzato, infatti, nel circuito non c’era un metro di pianura! Gli organizzatori hanno disegnato un percorso adatto ai cronoman più eclettici, quelli che sanno rilanciare l’azione dopo le curve e variare il ritmo nelle asperità del percorso.

Nei giri di perlustrazione ho capito che avrei dovuto cambiare costantemente rapporto, mantenendo il padellone per l’intera prova, ma gestendo le corone del pacco pignoni con intelligenza e tempismo.

European Masters Games 2019 a Torino - Davide Mazzocco nella crono
Alla fine del primo giro Davide Mazzocco sta per riportarsi sul concorrente partito con 30″ di anticipo

Alle 19.01 sono stato il trentatreesimo concorrente a prendere il via. Su Viale Medaglie d’oro ho raggiunto in pochi secondi i 46 km/h, superando l’Arco di Trionfo e buttandomi sull’impegnativo lastricato di Ponte Umberto I, dopo una breve parte in discesa, ho gestito con regolarità il complicato tratto di corso Moncalieri. Arrivato al Ponte Isabella, ho superato un concorrente al secondo giro e ho evitato di un soffio la caduta, visto che lui ha allargato in curva proprio mentre stavo effettuando il sorpasso. La discesa di Viale Boiardo è stata provvidenziale per rifiatare. La salitella del Borgo Medievale e viale Virgilio hanno richiesto un ulteriore sforzo, mentre dopo l’inversione a U nella rotonda di Viale Virgilio ho respirato un po’ iniziando a vedere sempre più vicino il ciclista partito trenta secondi prima di me.

Sulla salitella della Promotrice delle Belle Arti ho cercato di gestire lo sforzo senza impegnarmi allo stremo. Transitato accanto al traguardo, all’inizio del secondo giro ho superato il concorrente partito prima di me e mi sono buttato nuovamente sul tratto in pavé di Ponte Umberto I. Qui ho iniziato a sentire la fatica e mi sono disinteressato dei sorpassi effettuati ai miei danni dai concorrenti appena partiti o al secondo giro.

La leggera ascesa di Torino Esposizioni, quella del Borgo Medievale e il falsopiano di Viale Virgilio mi hanno visto pedalare di conserva, mentre nel tratto finale in salita ho fatto un ultimo sforzo chiudendo in 21’29” con una media oraria di 34,36 km/h.

Ora mi attende la prova su strada di 94 km con 1950 metri di dislivello. Il meteo non promette nulla di buono.

Stay tuned!

Foto di Davide Mazzocco, Pierluigi Mazzocco e European Masters Games

 

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Giornalista e ciclista, è riuscito a far convivere le sue due passioni scrivendo di bici per numerose testate, fra cui "Ciclismo" e "L'Unità". Colleziona colli alpini ed è sempre a caccia di nuovi itinerari fra Italia, Francia e Portogallo. Ha pubblicato diversi libri fra cui "Storia del ciclismo" e "Grimpeur".
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