Dipendenza da sport? I consigli della psicologa per riconoscerne i sintomi

Dipendenza da sport - Sintomi e consigli psicologa

Non tutti vivono con serenità il proprio rapporto con lo sport. A volte, alcuni soggetti, ne diventano ossessionati, sviluppano una vera e propria dipendenza da sport, che va curata, perché l’attività fisica fa bene solo se svolta in maniera equilibrata. Grazie alla nostra collaborazione con MioDottore.it, abbiamo approfondito l’argomento con la dott.ssa Francesca Argiolas, psicologa e psicoterapeuta di Cagliari. Ecco che cosa ci ha spiegato.

Perché a volte lo sport diventa un’ossessione?
“Lo sport, inteso come veicolo naturale di supporto alla salute, sia in termini di prevenzione che di intervento per ridurre numerose problematiche fisiche, psicologiche e sociali, in alcuni individui può mostrare il ‘rovescio della medaglia’, trasformandosi in un’ossessione con effetti negativi per la salute stessa. Si può incorrere, infatti, nelle ‘New Addiction’, nuove forme di dipendenza comportamentale che non sono collegate all’assunzione di sostanze chimiche. Per quanto concerne lo sport, troviamo l’exercise addiction, una dipendenza che può interessare sia l’area psicologica che fisiologica e si caratterizza per la comparsa di sintomi d’astinenza dopo 24-36 ore di mancata pratica dell’attività sportiva. Ci si riferisce a una condizione in cui esistono dei sintomi simili a quelli presenti in altri tipi di dipendenze, dove il rilascio di sostanze chimiche come le endorfine produce uno stato di piacere e appagamento”

Dipendenza da sport: riconoscere i sintomi

Dottoressa Francesca Argiolas
La dott.ssa Francesca Argiolas, psicologa e psicoterapeuta

Ci sono alcuni soggetti più predisposti di altri a vivere l’attività fisica come una fissazione?
“Sicuramente esistono dei tratti di personalità che rendono alcuni individui maggiormente predisposti a vivere l’attività fisica in maniera totalizzante al punto da ‘fissarsi’ su alcuni sport, praticandoli in maniera ossessiva. Sono maggiormente a rischio i soggetti che tendono a esercitare un forte controllo sia sulla propria persona, sia sull’ambiente che li circonda con tendenze alla rigidità e al rigore. La sensazione che si prova nel dedicarsi con tanta meticolosità e scrupolo a un’attività sportiva è quella di avere un totale controllo del proprio fisico, la convinzione di potersi spingere sempre oltre, fino a perdere la capacità di gestire altri ambiti importanti della propria vita. Esiste, inoltre, una forte correlazione tra la dipendenza dall’esercizio fisico e i disturbi del comportamento alimentare, come l’anoressia nervosa o la bulimia nervosa, dove il controllo viene attuato sul peso e sull’immagine corporea.
Ci sono delle caratteristiche psicologiche e comportamentali tipiche di soggetti dipendenti da sport, quali:
– capacità di tollerare la grande quantità di esercizi svolti con tendenza all’aumento degli stessi;
– eccesso di attività fisica;
– tendenza a praticare l’allenamento in solitudine;
– abitudine a mentire in merito all’attività fisica, ingannando gli altri sulla quantità di attività svolta;
– attività sportiva motivata in maniera ossessiva in merito a prestazione, controllo umore, controllo sonno, autostima, controllo peso, controllo immagine corporea;
– presenza di disturbi alimentari (anoressia, bulimia) o di comportamenti di controllo alimentare (diete e assunzione di integratori)”

Quando e come ci si può rendere conto che si sta cominciando a esagerare?
“Abbiamo già evidenziato che la dipendenza da esercizio fisico ha caratteristiche simili alle altre dipendenze da comportamento. Il primo passo per capire se l’individuo si rapporta all’attività sportiva in modo non equilibrato è verificare la quantità di tempo che le si dedica, la quantità di dispendio energetico, la quantità di tempo legata al pensiero di svolgere lo sport e la tendenza a diventare monotematici nelle conversazioni, focalizzandosi sul tema dello sport. Se ci si rende conto che la risposta a queste domande è ‘tanto’, probabilmente ci si trova nella linea dell’allenamento eccessivo e si è in balia di uno squilibrio interno che potrebbe portare a divenire ‘maniaci sportivi’

Quali sport possono provocare dipendenza?
“Recenti studi danesi hanno evidenziato che la dipendenza dall’esercizio fisico è altamente correlata alla pratica di sport individuali, quali le attività di palestra (sollevamento pesi) e la corsa. I dati risultano significativi anche per alcuni sport di squadra come il calcio. Si è osservato che mentre in quelli individuali si può parlare di una vera e propria dipendenza, poiché esiste una forte focalizzazione sul peso e sull’immagine corporea, nel calcio e negli sport di squadra lo è in minima parte, in quanto la motivazione all’esercizio fisico è correlata al piacere di giocare in gruppo, alla competizione e all’agonismo. Ciò che li accomuna è la crescente attività durante la giornata e poi durante la settimana, in cui lo sport diventa prioritario e prende il sopravvento su tutti gli altri settori della vita”

Dipendenza da sport: come evitarla

Qual è il modo migliore di affrontare un’attività sportiva da un punto di vista psicologico?
“Ritengo sia importante l’ascolto di sé nel momento in cui si sceglie lo sport da praticare, per comprendere se l’attività per cui abbiamo optato ci piaccia realmente. Un buon indicatore è il senso di appagamento percepito.
Se affrontiamo l’attività sportiva come uno svago, ovvero come un momento legato al piacere di fare qualcosa per noi stessi, senza sentirci sotto spinta o ingabbiati in standard estetici, siamo sicuramente sulla giusta strada”

In che modo l’attività fisica può apportare benefici al nostro stato mentale?
“Praticare con regolarità un’attività fisica ha importanti e positive ripercussioni sulla salute fisica e psicologica del soggetto. Sortisce dei benefici sul potenziamento dell’autostima ed è un ottimo alleato del buonumore, permette di scaricare lo stress e di ‘staccare la spina’, riduce gli effetti dell’ansia e della rabbia legata alle tensioni e preoccupazioni quotidiane. Tutto ciò restituisce alla persona una naturale ricarica di energia che porta al rinnovarsi di stati mentali ottimali, innalzando significativamente il livello di benessere percepito”.

  • 537 Posts
  • 6Commenti
Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina. Scrivo per diverse testate nel web e sono fondatrice di Milady Magazine e Sport Folks. Ciclismo, volley e animali sono le mie più grandi passioni. Ho scritto il libro "Le ragazze che fecero l'impresa - La generazione d'oro del tennis italiano" per Ultra Sport.

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.