Correre per perdere il vizio del fumo
Fare sport dovrebbe aiutare a “correre via dal fumo”: è questo l’esito di un recente studio condotto sugli animali e che avrebbe provato come l’attività fisica contribuisca a ridurre i sintomi di astinenza. Correre, andare in palestra e comunque fare sport in generale aiuta a sconfiggere la dipendenza dalla nicotina e la sensazione di crisi di astinenza che pervade chi sta tentando di perdere il vizio. La ricerca è stata pubblicata sul British Journal of Pharmacology, ed è stata condotta da Alexis Bailey della St. George’s University di Londra.
Lo staff del dottor Bailey ha studiato dei roditori resi dipendenti dalla nicotina ed hanno notato che in concomitanza con uno sforzo fisico, nel loro caso il correre sulla ruota della gabbietta, gli animali privati della nicotina hanno presentato ridotti sintomi da astinenza. Ciò sarebbe dovuto ad alcuni recettori bersaglio della nicotina nell’ippocampo, ovvero quella parte del cervello situata nel lobo temporale e che è la sede dei ricordi. A ridurre i sintomi di astinenza, dunque, sarebbe stata proprio l’attivazione di questi ricettori scatenata dall’attività fisica compiuta in assenza di assorbimento di nicotina.
Lo studio, ovviamente, arriva ad una conclusione che rimane molto prudente e che andrà suffragata da ulteriori ricerche. C’è comunque una buona possibilità, dunque, che correndo o comunque facendo sport in generale ci sia di aiuto per smettere di fumare.
Fumo nemico della salute
Se comunque, gli effetti benefici dello sport contro il fumo sono ancora in fase di test, gli effetti negativi del fumo sull’organismo di chi pratica sport sono ormai arcinoti. Come ha ricordato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a metà 2017, la dipendenza dal fumo è la prima causa di malattia e di morte al mondo, con ogni sigaretta ad accorciare la vita di un individuo di 7 minuti. Quanto al rapporto tra vizio del fumo e sport, i rischi maggiori sono rappresentati da:
– malattie all’apparato respiratorio: stiamo parlando ad esempio di bronchite cronica, infezioni delle vie respiratorie, asma, enfisema polmonare;
– malattie all’apparato cardiovascolare: ovvero, aumento della pressione arteriosa, aterosclerosi, infarto miocardico, ictus;
– tumori di vario genere: carcinoma polmonare (con una frequenza di 20 volte superiore rispetto ai non fumatori), il tumore al rene e alla vescica;
– disturbi all’apparato riproduttivo;
– invecchiamento precoce della pelle.
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