Colle della Dieta: la salita dal versante nord
Una salita lunga e panoramica, con pendenze che sfiorano il 20%
Contenuto realizzato dal Comune di Viù in collaborazione con Sport Folks
***Tutti i giovedì di luglio e agosto il Colle della Dieta viene chiuso al traffico motorizzato, in entrambi i versanti, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.***
Dieci anni fa l’asfaltatura del Colle della Dieta ha consentito l’unione fra la Valle di Viù e la Valle di Ala, le due vallate più lunghe delle Valli di Lanzo. Questa salita che raggiunge quota 1466 metri (anche se la segnaletica del colle è a quota 1451 metri) è una delle ascese più lunghe e impegnative di Viù Bike Road.
Abbiamo effettuato la nostra scalata in una calda giornata di fine estate e la limpidezza del cielo ci ha permesso di godere a pieno degli eccezionali panorami delle montagne delle Valli di Lanzo.
Come la scalata meridionale del Colle della Dieta si può dividere in due parti: la prima dal ponte di Germagnano al bivio di Mezzenile, la seconda dal bivio allo scollinamento.
La prima parte si sviluppa sulla SP1, una strada con un traffico intenso nei weekend primaverili ed estivi. Si tratta della strada di fondovalle che conduce fino a Pian della Mussa.
Si parte da quota 482 metri e dopo un paio di chilometri al 4% si affronta un tratto di egual misura in contropendenza. La strada riprende a salire con una pendenza contenuta fino a Pessinetto.
La fontana adiacente alla Chiesa di Pessinetto e uno dei punti acqua dell’ascesa.
Dopo Pessinetto un paio di chilometri all’1,1% conducono sino al bivio (situato in prossimità di un cavalcavia ferroviario) dove inizia la seconda parte dell’ascesa, quella in cui la pendenza media è del 6,7%.
Una serie di tornanti ravvicinati conduce fino all’abitato di Mezzenile. Qui, giunti nella piazza principale del paese, troviamo una strada che si inerpica sulla sinistra e in cui un cartello dà il via al countdown: mancano 10,65 km.
Lungo tutta la salita questa segnaletica verticale su sfondo marroncino preannuncia la pendenza media del chilometro successivo. Si tratta di un’utilissima indicazione per i ciclisti che possono così capire che tipo di sforzo sarà loro richiesto nei prossimi minuti.
Nel tratto successivo a Mezzenile la salita alterna strappi impegnativi a parti più pedalabili. Nei due chilometri che conducono alla frazione di Bogliano la pendenza media è del 7,2%.
La pendenza diventa più sensibile fra il dodicesimo e il quattordicesimo chilometro di salita, con una media dell’8,4%.
Questa fase della salita è molto ombreggiata e presenta alcuni tornanti che attenuano la difficoltà dell’ascesa.
Dopo 16 chilometri di salita si arriva in località Monti. Qui il paesaggio si apre e la quota consente di ammirare molte delle cime delle Valli di Lanzo e la parte conclusiva dell’ascesa.
I quattro chilometri mancanti sono i più difficili dell’intera salita. La fontana di Monti è l’ultimo punto acqua dell’ascesa. Messa alle spalle questa frazione, la pendenza si porta immediatamente sul 9-10%.
La pendenza media dei due chilometri successivi è del 9,5%, ma molti tornanti sono in doppia cifra.
Il fondo stradale non è dei migliori, ma il panorama è una magnifica compensazione per la fatica che, nella parte conclusiva dell’ascesa, inizia a farsi sentire.
A un paio di chilometri dalla conclusione si incontra il tratto più duro della salita, un tratto al 19,8% che anticipa una fase più semplice con falsipiani, contropendenze e brevi rampe. Negli ultimi due chilometri la pendenza media è del 6,8%.
La segnaletica che pone fine alla salita è a quota 1451 metri, ma per scendere verso Viù occorre fare ancora qualche metro in salita.
La discesa verso Viù è tecnica e ricca di tornanti, ma il fondo stradale è ottimo, anche grazie a recenti riasfaltature.
Un’ascesa fattibile da fine aprile a fine ottobre, compatibilmente con tardivi o precoci innevamenti.
Contenuto realizzato dal Comune di Viù in collaborazione con Sport Folks