Colle del Lys in bici: il versante sud
La salita affrontata dal Giro d’Italia 2019 supera un dislivello di 957 metri in 14,9 km
Contenuto realizzato dal Comune di Viù in collaborazione con Sport Folks
Il Colle del Lys è una delle salite classiche dei ciclisti torinesi. L’ascesa che unisce la Valsusa alla Valle di Viù è stata affrontata nel corso della tredicesima tappa del Giro d’Italia 2019; si tratta del versante meridionale del colle di cui vi avevamo raccontato l’ascesa settentrionale un paio d’anni fa.
La salita è lunga 14,9 km e supera un dislivello di 957 metri, con una pendenza media del 6,4%. Punto di partenza della salita è l’inizio dell’abitato di Almese, laddove la via Circonvallazione inizia a salire dopo il bivio con via Avigliana, la strada che conduce al centro storico del paese della bassa Valsusa.
Questa prima parte della salita è caratterizzata da una serie di tornanti con pendenze consistenti: i primi tre chilometri hanno una pendenza media del 7,3%, con un tratto di 500 metri all’8,4%. Il quarto chilometro di salita, quello che precede l’abitato di Rubiana, ha una pendenza del 3%.
Dopo l’ingresso nell’abitato di Rubiana, la strada riprende a salire con una serie di tornanti dalle pendenze più abbordabili. Fra il quarto e il settimo chilometro la pendenza media è del 6,1%. Conclusi i tornanti su cui si sviluppa l’abitato di Rubiana, la salita entra nel bosco e per un chilometro presenta una leggera contropendenza.
Si tratta del tratto ideale per bere ed eventualmente alimentarsi prima di affrontare la seconda parte dell’ascesa, quella in cui si incontrano le pendenze più consistenti.
Superata la frazione di Mollarbrunatto, il gradiente della salita torna a farsi sentire sotto le ruote: nei successivi 4,5 km la pendenza media è del 6,7%, con un mezzo chilometro all’8% in prossimità di Borgata Bertassi.
In questo tratto la salita presenta molte parti ombreggiate. A differenza del versante opposto che, nella parte successiva a Viù, è quasi per intero all’ombra, la salita dal versante meridionale ha una prima parte molto esposta al sole e una seconda prevalentemente ombreggiata.
L’esposizione a sud ha comunque i suoi vantaggi rendendo questa ascesa tranquillamente percorribile da marzo a ottobre, salvo tardivi o precoci innevamenti ovviamente.
Dopo 11,5 km di ascesa si supera il ponte sul torrente Messa. Inizia una chicane di tornanti ravvicinati e impegnativi. È stata ormai raggiunta quota mille e mancano circa 300 metri di dislivello alla sommità.
Il tratto più impegnativo si trova in località Mompellato, dopo 12,5 km e a 2,3 km dal colle: qui la percentuale raggiunge il 12%.
Dopo Mompellato le latifoglie lasciano il posto alle aghifoglie, facendo respirare ai ciclisti l’aria di alta montagna.
Gli ultimi 2300 metri di salita sono il segmento più impegnativo della salita, con una pendenza del 9,3%. In questo tratto la pendenza non scende mai al di sotto dell’8,8%, richiedendo ai ciclisti lo sforzo maggiore proprio a ridosso dello scollinamento.
Ai 1311 metri del Colle del Lys si trova un ampio parcheggio, con una fonte nella quale è possibile rabboccare la propria borraccia. La veduta verso la Valsusa è limitata, mentre dalla parte opposta il panorama permette di ammirare molte delle cime delle tre Valli di Lanzo.
La discesa verso Viù prevede molti tratti pedalati fino a Colle San Giovanni e si fa più ripida e tecnica nella parte finale fino a Fucine. La recente riasfaltatura rende la discesa molto confortevole. Da Fucine la strada sale fino al centro del Paese per raggiungere la Piazza del Mercato, punto nodale delle pedalate di Viù Bike Road.
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