Ciclismo in quarantena, la parola ai professionisti: ecco come si allenano

Ciclismo in quarantena cosa fanno i professionisti

Vittoria Bussi, Elisa Longo Borghini, Sonny Colbrelli, Mattia Viel e Alessandro Covi ci raccontano come si stanno preparando in queste settimane di quarantena

Abituati a percorrere decine di migliaia di chilometri ogni anno con il vento in faccia, ciclisti e cicliste si stanno preparando fra le mura di casa, con la speranza di poter riprendere l’attività agonistica nei secondi sei mesi del 2020.

Abbiamo chiesto a due professioniste e tre professionisti di raccontarci come si allenano, cosa hanno cambiato nella loro dieta e come vivono quest’anomalia dal punto di vista psicologico.

Vittoria BussiVittoria Bussi, detentrice del Record dell’Ora con 48,007 km, professionista del BJ bike club ASD

Allenamento: “Questa quarantena è come un secondo inverno. Anche se siamo all’inizio di aprile bisogna mettersi nell’ottica che mancano tre mesi alle gare. Pedalo sui rulli per non più di un’ora e mezza, perché, superata quella soglia, può diventare uno sforzo controproducente. Al di là del fatto che si tratta di un esercizio noioso, se si esagera c’è il rischio di andare in overtraining con tutto ciò che ne consegue. In maniera complementare ai rulli faccio un po’ di pesistica con gli attrezzi che ho in garage”.

Alimentazione: “Trascorrendo più ore a casa, il richiamo del frigorifero si fa sentire. Bisogna cercare di stare attenti, ma non far diventare la dieta un’ossessione. Certo non bisogna mangiare i fritti, ma ogni tanto qualche strappo alla regola ce lo si può concedere”.

Motivazione: “Due anni fa mi sono preparata per il record e ho gareggiato solamente a settembre, lo scorso anno, invece, ho messo il numero sulla schiena a giugno, quindi sotto il profilo strettamente agonistico questa quarantena non inficia più di tanto quello che era il mio programma. Chiaramente quello che mi spaventa di più è trascorrere tre mesi sui rulli e non poter pedalare con il vento in faccia o sotto la pioggia”.

Elisa Longo Borghini, 20 vittorie in carriera, professionista del team Trek-Segafredo Women

Allenamento: “La preparazione durante la quarantena è organizzata in due tempi: al mattino, prima o dopo colazione, lavoro sui rulli, mentre al pomeriggio, disponendo di una palestra all’interno della mia abitazione, svolgo dei lavori di pesistica e potenziamento muscolare”.

Elisa Longo BorghiniAlimentazione: “Sono abituata ad adattare l’alimentazione ai carichi di lavoro e in questo periodo non mi sono distanziata troppo da quella che è la mia dieta. Ovviamente essendoci un minor dispendio calorico sono intervenuta sulla quantità diminuendo il dosaggio delle porzioni di cibo”.

Motivazione: “Si cerca di mantenere la forma per essere pronte quando si delineeranno i nuovi calendari. In queste settimane il lavoro è simile a quello che si fa d’inverno, un periodo in cui le uscite sono minori e ci si concentra sulla forza e il potenziamento. Devo dire che non ho mai perso la motivazione. Bisogna farsi trovare pronte perché quando si tornerà a gareggiare si correrà tanto e se non dovesse accadere nella seconda parte dell’anno vorrà dire che il lavoro fatto servirà nel 2021”.

Sonny Colbrelli, 25 vittorie in carriera, professionista del team Bahrain – McLaren

Allenamento: “La mia routine di allenamento prevede due sedute di rulli al giorno, con una sessione di allenamento a corpo libero fra la prima e la seconda. Al mattino pedalo per circa 50-60 minuti a digiuno e al pomeriggio faccio un secondo allenamento di un’ora e mezza o due ore”.

Alimentazione: “Bisogna cercare di mantenere la linea e non mangiare tanto anche se, essendo a casa, la tentazione di fare degli spuntini non manca. Non bisogna certo lasciarsi andare e prendere 6 o 7 kg, ma, in una situazione del genere, mettere su 2 o 3 kg è fisiologico”.

Sonny ColbrelliMotivazione: “Dal punto di vista psicologico ciò che è più difficile è allenarsi senza sapere quando si tornerà a uscire in bicicletta. Bisogna mettersi nell’ordine di idee che quando si ripartirà, sarà come ripartire da zero. Io, per esempio, mi sono fermato quando non ero ancora al top. Pedalare per troppe ore sui rulli non fa molto bene. Io abito in provincia di Brescia, uno degli epicentri del contagio, quindi non so quando potrò riprendere a uscire su strada. Una cosa però mi preme sottolineare: quando si tornerà a gareggiare ci saranno delle grandi differenze fra coloro che sono stati costretti ad allenarsi in casa e chi, invece, risiedendo in Paesi con meno restrizioni, ha potuto pedalare su strada per 4 o 5 ore al giorno”.

Mattia Viel, professionista dell’Androni Giocattoli – Sidermec

Allenamento: “Alla mattina, dopo una colazione leggerissima, faccio una sessione di rulli ‘incontrandomi’ con la squadra su Zwift. Pedalo per 75-90 minuti in maniera piuttosto intensa. Dopo pranzo faccio ginnastica a corpo libero e squat e, nel tardo pomeriggio, un’altra sessione di rulli di 75-90 minuti a media intensità, in modo da sciogliere i muscoli dopo il lavoro fatto nel corso della giornata. Prima di cena chiudo con un po’ di stretching. Solitamente alterno due o tre giorni con questo piano di lavoro a un giorno di riposo. Approfitto del tempo libero per cucinare e per studiare, in modo da diversificare il più possibile le mie giornate”.

Alimentazione: “Pedalando per poche ore, anche se in maniera intensa, non ho bisogno dell’apporto calorico necessario durante la normale attività. Posso quindi ridurre l’assunzione dei carboidrati: mangio meno riso, limito a 30 grammi l’accompagnamento del pane e cerco di mangiare i carboidrati al mattino, quando ho ancora tutta la giornata per ‘bruciare’ le calorie. Per quanto riguarda le proteine mi oriento su quelle vegetali e mangio piselli, lenticchie, ceci e tofu. Una volta alla settimana mi concedo il pesce e ogni tanto dello yoghurt greco. Un altro aspetto da non trascurare è l’idratazione visto che anche allenandosi sui rulli si può arrivare a perdere fino a 4 litri di liquidi”.

Motivazione: “L’allenamento di queste settimane è finalizzato a tornare a pedalare su strada nella seconda metà della primavera, per poi rientrare alle competizioni ad agosto. Personalmente sono piuttosto metodico e cerco di pormi dei piccoli obiettivi che mi consentono di affrontare questa situazione innegabilmente complessa dal punto di vista psicologico. Alcuni miei colleghi si affidano alle proprie sensazioni, ma io preferisco seguire un piano di lavoro piuttosto preciso”.   

Mattia Viel che si allena in quarantena

Alessandro Covi, neoprofessionista della UAE Emirates

Allenamento: “Al mattino, dopo avere effettuato qualche esercizio a corpo libero, pedalo per circa un’ora e mezza sui rulli. Dopo pranzo faccio esercizi per aumentare la forza e, qualche volta, una seconda sessione di rulli”.

Alessandro CoviAlimentazione: “Bruciando meno calorie cerco ovviamente di limitare i carboidrati. Nei giorni in cui il lavoro è stato più intenso, però, mi concedo qualcosa in più”.

Motivazione: “Durante la pausa invernale sai quando riprenderai, mentre ora ci stiamo preparando alla cieca, senza alcuna certezza sul futuro di questa stagione agonistica. Devi allenarti per rimanere in forma, ma non puoi svolgere un lavoro pianificato a un picco di forma”.

Foto da Facebook o dai siti dei rispettivi team

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Giornalista e ciclista, è riuscito a far convivere le sue due passioni scrivendo di bici per numerose testate, fra cui "Ciclismo" e "L'Unità". Colleziona colli alpini ed è sempre a caccia di nuovi itinerari fra Italia, Francia e Portogallo. Ha pubblicato diversi libri fra cui "Storia del ciclismo" e "Grimpeur".
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