Cannabis light, alleata in cucina e amica della salute
La Cannabis light risulta essere una vera e propria alleata in cucina e un toccasana per la salute grazie ai numerosi vantaggi che presenta
La Cannabis light è un’alleata formidabile in cucina ed è un prezioso aiuto per la salute. Ma prima di analizzare e approfondire questi due argomenti, sarebbe opportuno comprendere cosa sia effettivamente la Cannabis light.
Per cominciare, vi diciamo subito che questa tipologia di Cannabis viene definita in questo modo, in quanto rappresenta in modo generico una delle varianti della marijuana legale. Sostanzialmente, si differenzia per la bassa (o quasi insignificante) quantità del principio attivo delta-9-tetraidrocannabinolo (più comunemente conosciuto come THC) ivi contenuto.
Cannabis light: cos’è? È davvero legale?
Come dicevamo prima, ci appare doveroso partire dal principio al fine di comprendere al meglio cosa sia la Cannabis light e a cosa può, effettivamente, servire e per cosa può essere utilizzata.
In verità, quello che la differenzia dalle altre tipologie è, principalmente, la quantità del principio attivo, comunemente noto come THC, il quale risulta essere presente in bassa percentuale (o persino del tutto insignificante).
Tale fattore è alquanto rilevante, in quanto contribuisce a renderla e a considerarla legale in alcuni Stati. Ma perché tutto ruota attorno alla presenza del THC contenuto nelle diverse varietà di Cannabis? È piuttosto semplice da spiegare, dato che il tetracannabinolo è il principio attivo che è causa dell’effetto stupefacente (tipico della marijuana) il quale si contrappone al metabolita cannabidiolo (CBD) che, al contrario, produce un effetto rilassante. Inoltre, studi recenti avrebbero persino confermato gli effetti benefici del CBD, sebbene ci sia ancora necessità di approfondirli in modo tale da riuscire a garantire gli effettivi giovamenti che ne derivano dall’assunzione (o da altre metodologie di utilizzo).
A proposito di legalità, la Cannabis light è considerata legale in alcuni Stati che vi andremo a elencare di seguito:
- Italia
- Danimarca
- Messico
- Polonia
- Romania
- Stati Uniti d’America
- Svezia
- Svizzera
Cannabis come alleata in cucina?
La grande “novità” è rappresentata dalla legge 242 che consentirebbe di utilizzare la Cannabis light anche in campo alimentare. In tal mondo, si potrebbe usufruire dei suoi benefici anche in maniera diretta, senza rinunciare al gusto. Difatti, per esempio, è possibile utilizzare i semi per il pane, ma anche per l’olio (nello specifico, i semi sono ricchi di Omega 3 e Omega 6), dunque una vera forza in cucina che vi permetterà di creare anche nuove ricette.
Effetti benefici e differenza tra la light e la terapeutica
Il CBD della Cannabis non è psicoattivo (a differenza del THC) perciò non è intossicante e non crea assuefazione. Come risaputo, possiede numerose proprietà terapeutiche che lo rendono rinomato anche come uno degli elementi principali della “cannabis terapeutica”. Tra i molteplici benefici annoveriamo: Proprietà ansiolitiche, calmanti anticonvulsionanti, antiemetiche, antipsicotiche, neuroprotettive, analgesiche, anti-infiammatorie, energizzanti e antiossidanti.
Ma in che forma si può assumere il CBD? Le alternative offerte ai consumatori sono davvero molteplici e adatte a tutti. Difatti, in commercio si possono trovare differenti tipologie di prodotti contenenti olio di Canapa e CBD, come: l’olio di CBD, cristalli di CBD, e-liquid, ma anche come unguenti, balsami o lozioni che permettono di applicare il prodotto sulle zone interessate al fine di dare sollievo al dolore e ridurre infiammazioni.
Infine, ci appare doveroso fare una netta distinzione tra Cannabis light e terapeutica, dato che si tratta di due tipologie differenti tra loro.
Difatti, la prima è il prodotto delle infiorescenze femminili della Canapa Sativa; mentre, la Cannabis terapeutica è un farmaco che richiede una prescrizione medica e presenta una concentrazione di THC tra il 7 e il 22%.