La battaglia dei sessi nel tennis 44 anni dopo: tutte le sfide donna vs uomo

Battaglia dei Sessi - Billie Jean King

Il 20 settembre 1973 andò in scena il secondo atto, ma il più ricordato e celebrato, della Battaglia dei Sessi, ossia la sfida nel tennis tra uomini e donne. Il principale protagonista è stato Bobby Riggs, perché si è lanciato in questa impresa più di una volta.

La prima volta gli è andata bene, perché riuscì a sconfiggere l’allora numero 1 della classifica mondiale femminile Margaret Court 6-2, 6-1 a Ramona, in California. Già in quella occasione il suo intento era quello di sfidare Billie Jean King, che però rifiutò e così le subentrò Court che aveva 30 anni contro i 55 anni di Riggs, che era stato molto forte negli anni Quaranta (vincitore di Wimbledon e tre volte numero 1) e che con quel successo si guadagnò le copertine di riviste importanti come “Time Magazine” e “Sports Illustrated”. Riggs faceva molto parlare di sé per la sua misoginia e il suo maschilismo.

La battaglia dei sessi per eccellenza

La seconda volta Riggs riuscì ad avere finalmente come avversaria Billie Jean King, numero 2 del mondo e 29 anni d’età. L’anno era lo stesso, il 1973, il giorno era proprio oggi, il 20 settembre. Ci fu una grandissima attenzione da parte dei media e alla fine si contarono 30mila spettatori sugli spalti dello Houston Astrodome in Texas e addirittura 90 milioni di telespettatori. Vinse abbastanza nettamente King 6-4, 6-3, 6-3. La tennista americana aveva preparato molto bene la sfida, prendendola sul serio (a differenza di Margaret Court) e, anche se decise di parteciparvi sostanzialmente per motivi economici, la prese molto a cuore. È questa la partita che viene ricordata più delle altre e considerata “la battaglia dei sessi per eccellenza”. Ad essa sono stati dedicati di recente un documentario e un film che sta per uscire e ha per protagonisti Emma Stone e Steve Carrell.

Ma dopo quell’evento ce ne furono altre di sfide simili. Per esempio quella del 25 settembre 1992 al Caesars Palace di Las Vegas è stata considerata il terzo atto della Battaglia dei sessi e ha visto di fronte Jimmy Connors e Martina Navratilova. Quest’ultima era stata invitata fin da subito, ma come sfidanti le erano stati proposti John McEnroe e Ilie Năstase (che ancora oggi scatena polemiche per le sue uscite maschiliste), e allora la tennista naturalizzata americana rifiutò. Quando si cominciò a pensare a Jimmy Connors, si ipotizzò come avversaria Monica Seles, allora numero 1 al mondo, ma alla fine Navratilova accettò la sfida. Vinse Connors 7-5, 6-2.

Anche se in seguito non si parlò più di “Battaglia dei sessi”, ci furono altre sfide simili. Lo stesso Riggs, a 67 anni d’età, nel 1985, volle provarci ancora, questa volta in doppio al fianco di Vitas Gerulaitis, che era a fine carriera. Sfidarono Martina Navrátilová e Pam Shriver, che erano la miglior coppia di doppio misto e le donne vinsero nettamente 6-3, 6-2, 6-4, mentre Riggs fu criticato per aver giocato malissimo ed essere stato un peso per Gerulaitis.

Le sfide negli anni ’90 e ‘00

Nel 1998, durante gli Australian Open, il tennista tedesco Karsten Braasch sfidò Venus (17 anni) e Serena (16 anni) Williams, dopo che le due ragazze, galvanizzate dai loro risultati, dissero di essere in grado di battere qualsiasi uomo oltre la 200esima posizione della classifica ATP. Braasch, che era il numero 203, si fece avanti, ma vinse 6-2 il primo set contro Venus e 6-1 il secondo contro Serena.

Un’altra sfida molto divertente fu quella tra Justin Henin e Yannick Noah nel dicembre del 2003. Si giocò a Bruxelles, vinse il francese 4-6, 6-4, 7-6, ma offrì un vero e proprio show perché provò a giocare proprio come una donna, con tanto di gonna, reggiseno e movenze effeminate.

E oggi? Be’, in più occasioni si è parlato della possibilità di coinvolgere Serena Williams in una sfida del genere, le fu proposto addirittura Andy Murray, il quale si dichiarò disponibile, ma lei rispose dicendo che contro lo scozzese non sarebbe riuscita a segnare neanche un punto.

Si intromise anche Novak Djokovic dicendo che se Serena e Andy si fossero sfidati, allora lui avrebbe voluto una sfida con la sua amica Maria Sharapova. Per ora non se ne è fatto ancora nulla…

Sia chiaro che non essendoci paragone tra il servizio dell’uomo e quello della donna, nelle sfide di questo tipo l’uomo può servire una volta sola, quindi può giocare solo una prima, altrimenti è doppio fallo, e la donna può utilizzare anche i corridoi.

Foto © Twitter Billie Jean King

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Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina. Scrivo per diverse testate nel web e sono fondatrice di Milady Magazine e Sport Folks. Ciclismo, volley e animali sono le mie più grandi passioni. Ho scritto il libro "Le ragazze che fecero l'impresa - La generazione d'oro del tennis italiano" per Ultra Sport.
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