Aprica in bicicletta: il paradiso delle due ruote
Dalla primavera all’autunno, il comune valtellinese offre un ampio ventaglio di itinerari, salite ed eventi per gli appassionati di ciclismo
Non è un caso che il Giro d’Italia sia arrivato all’Aprica in ben otto occasioni nelle ultime trenta edizioni. La località valtellinese si trova in una posizione “strategica”, a pochi chilometri dal Passo del Mortirolo e dal Passo Santa Cristina e non lontana da altre salite mitiche della Corsa rosa come il Passo dello Stelvio, il Passo del Gavia e il Passo del Tonale.
Leggere i nomi dei corridori che hanno tagliato per primi il traguardo dell’Aprica non può che procurare un brivido agli appassionati di ciclismo: Leonardo Sierra (1990), Franco Chioccioli (1991), Marco Pantani (1994), Ivan Gotti (1996), Roberto Heras (1999), Ivan Basso (2006), Michele Scarponi (2010) e Mikel Landa (2015) sono corridori che hanno segnato in maniera indelebile la storia del ciclismo degli ultimi tre decenni.
Negli ultimi anni, l’impegno per una destagionalizzazione del turismo montano e la moltiplicazione degli eventi ciclistici, il territorio dell’Aprica è diventato un crocevia per gli appassionati della bicicletta, sia quella da strada, sia la mountain bike.
Ai turisti provenienti dalle vicine Svizzera e Austria, si sono aggiunti anche appassionati di ciclismo provenienti da Oltreoceano: da qualche anno anche gli statunitensi arrivano all’Aprica per misurarsi sulle vicine salite rese note dal Giro d’Italia.
La quota relativamente contenuta di 1852 metri non deve trarre in inganno: la salita del Mortirolo è una delle più impegnative fra quella affrontate dal Giro d’Italia. La salita che, un quarto di secolo fa, rivelò il talento di Marco Pantani può essere affrontata da tre versanti: 1) da Mazzo di Valtellina è lunga 12 chilometri per un dislivello di 1300 metri, con una pendenza massima del 18%; 2) dalla frazione Tiolo di Grosio la lunghezza è di 14 km, con un dislivello di 1100 metri; 3) da Tovo Sant’Agata l’ascesa ha uno sviluppo di 12,5 km con un dislivello di 1300 metri e una pendenza massima del 23%.
Partendo dal centro dell’Aprica, con 6,5 km di salita si raggiunge il Passo di Santa Cristina (1427 metri). Senza dimenticare che anche per arrivare ad Aprica si affrontano due salite: una pedalabile da Edolo, una un po’ più impegnativa da Tresenda.
Per chi ama le lunghe distanze segnaliamo tre Gpm che hanno fatto la storia della Corsa Rosa: la vetta del Passo del Gavia dista 51 chilometri salendo da Ponte di Legno, il Passo del Tonale è a 42 chilometri salendo da Edolo, infine il Passo dello Stelvio distante 76 km.
L’Aprica è sede di partenza e di arrivo della Granfondo Internazionale Gavia Mortirolo che nel 2020 si svolgerà domenica 28 giugno.
Anche gli appassionati della mountain bike possono trovare pane per i loro denti sui sentieri della zona, a partire da quelli che salgono verso il Monte Palabione.
Per gli e-biker che non dispongono di un mezzo proprio, la soluzione si chiama Aprica Rent e-Bike. Il noleggio della Specialized Turbo Levo ha un costo di 15 euro per un’ora e 30 euro per mezza giornata. Sono disponibili anche formule di abbonamento a partire da 120 euro (5 uscite di mezza giornata). Aprica Rent e-Bike organizza tour cicloturistici in e-bike adatti a tutti. Per informazioni su noleggi e tour si può scrivere a e.bike.aprica@mail.com.
Per un approfondimento sulle attività ciclistiche dell’Aprica si può consultare l’apposita sezione di Apricaonline.
[Foto di Davide Mazzocco – Foto di apertura di Apricaonline]