10 consigli per pedalare quando fa caldo
Alcuni suggerimenti su cosa fare quando il termometro supera i 30° C
Personalmente ho sempre amato pedalare nei mesi più caldi dell’anno, ma non tutti i ciclisti amano fare attività in queste condizioni. Per alcuni le giornate più calde dell’estate sono l’occasione per un fare un break.
Perché perdere l’occasione di pedalare quando si ha la possibilità di “viaggiare” leggeri e di sfruttare un orario così ampio? Negli ultimi anni ho effettuato alcune delle uscite stagionali più lunghe con temperature superiori ai 37°-38° gradi proprio perché nel periodo estivo si ha la possibilità di pedalare per un arco di quindici ore e con un clima che consente di arrivare, senza problemi di ipotermia, fino ai passi superiori ai 2500 metri.
Ecco, allora, un piccolo decalogo per superare lo shock da canicola.
- Bevete sempre, bevete il giusto. Può sembrare banale ricordarlo, ma una buona idratazione è il presupposto di qualsiasi uscita, in qualsiasi periodo dell’anno. Durante un giro in bicicletta di cinque o sei ore con temperature superiori ai 30°C le perdite di liquidi si misurano in litri ed è bene provvedere alla reidratazione. Quando lo sforzo è particolarmente intenso e si rischiano i crampi è consigliabile assumere dei sali minerali. Attenzione a non esagerare, anche bere troppo, specialmente in un periodo di tempo molto ristretto, può portare a un appesantimento e a uno scadimento della propria performance.
- Pedalate nelle ore meno calde. Se ne avete la possibilità e se il vostro allenamento non supera le quattro ore potete sfruttare la mattina e il tardo pomeriggio per le vostre uscite. Dalle 6 alle 10 e dalle 16.30 alle 21 avete tutto il tempo necessario per fare un allenamento sulla media distanza e con qualità.
- Scegliete percorsi e salite più freschi. Nel progettare il vostro itinerario pensate a percorsi nei quali siano presenti tratti all’ombra. Specialmente quando si affrontano lunghe salite pedalare all’ombra, in mezzo agli alberi, è un vantaggio non trascurabile. Oppure approfittate dell’estate per fare qualche uscita sulle montagne che sono inaccessibili negli altri periodi dell’anno.
- Fate delle soste. Non importa se durante la primavera o l’autunno andate dritti e filati per quattro o cinque ore. D’estate cambia tutto. Fate qualche sosta all’ombra, anche di pochi minuti per idratarvi, recuperare un po’ di energie e mangiare qualcosa se il percorso lo richiede. Mettete i polsi sotto l’acqua e rinfrescatevi la faccia.
- Scegliete un abbigliamento adeguato. Una maglia e una salopette adeguati fanno la differenza. La tecnologia dell’abbigliamento per il ciclismo ha raggiunto livelli impensabili fino a pochi decenni fa. I grandi marchi producono maglie che, pur pesando pochi grammi, sono in grado di proteggere da vento e raggi UV e di garantire traspirabilità e aerazione ai ciclisti. Quando acquistate una maglia tenete d’occhio il range di temperatura per cui è consigliata.
- Montate un secondo portaborraccia. Non conoscete la zona nella quale andrete a pedalare? Siete un agonista che non può perdere tempo ai rifornimenti? Siete un randonneur da 200, 300, 400 o 600 km? Montate un secondo portaborraccia e ampliate la vostra scorta d’acqua. Avrete un peso in più da portare in salita, è vero, ma verrà il giorno in cui mi darete ragione.
- Portatevi un antivento. No, non sono impazzito. Sono solamente cosciente del fatto che nelle giornate più calde si tende a trascurare la variabilità del meteo. Anni fa mi è capitato di scalare il Colle di Tenda fino ai 1871 metri della strada vecchia con la maglia completamente aperta per il clima particolarmente afoso. Quando sono arrivato in vetta il tempo è cambiato all’improvviso e in discesa ho dovuto fare i conti con il sudore che si raffreddava a causa dell’aria più fresca. Una sensazione spiacevole che si può evitare con un antivento tascabile.
- Alimentatevi correttamente. Abusare di fritti, insaccati e cibi ipercalorici è sconsigliato a chi vuole continuare a pedalare anche nei mesi di luglio e agosto. Frutta e verdura, carni fredde, insalate di riso o di pasta sono consigliati insieme a tutti i cibi che ci mantengono leggeri. Specialmente a cena cerchiamo di evitare di sovraccaricarci. Quando digeriamo stiamo compiendo uno sforzo e, quindi, è meglio evitare di affaticare il nostro fisico per niente.
- Usate creme protettive. Per molti ciclisti la crema protettiva è un tabù. Non so spiegarmelo ma è così: chi si mette la crema per stare due o tre ore in spiaggia, magari non se la mette per pedalare cinque o sei ore sotto il sole in alta montagna. I danni per la pelle sono gli stessi eppure molti ciclisti non hanno voglia di proteggersi. Nei mesi più caldi e nelle uscite più lunghe mettersi la crema solare può evitare spiacevoli problemi di salute, specialmente per chi ha la pelle molto chiara.
- Usate il casco integrale e gli occhiali da sole. Oltre a salvarvi la vita, come dimostra l’elmetto di Daniel Martin dopo la tappa di Chambery di qualche giorno fa, il casco vi protegge anche dalle insolazioni. Quanto agli occhiali da sole investite in un prodotto di qualità che vi protegga dagli agenti atmosferici e dai raggi UV. Se avete problemi di vista non temete, tutte le aziende di occhiali per lo sport sono ormai attrezzate per montare lenti graduate anche con una curvatura accentuata. Niente alibi, insomma.